Le bizzarrie di una giornata d’Aprile carica di neve
1991-4
Si fa presto a dire: “La neve di gennaio diventa sale, e quella d’aprile farina”, ma cosa avrebbero potuto pensare di questo antico proverbio le persone che nel lontano 17 aprile del 1991 vissero questo inconsueto evento meteorologico?
Un drastico esempio della mutevolezza della stagione primaverile ce lo fornisce un episodio accaduto 30 anni fa sulle regioni del Nord, destinato a rimanere nella storia e nei ricordi dei più veterani. L’anomala posizione dell’anticiclone delle Azzorre tra le Isole Britanniche e l’Islanda, e la presenza di un profondo vortice depressionario in prossimità della Scandinavia, fece scendere un nucleo di aria artica direttamente sul Mediterraneo.Il freddo giunse al Nord Italia, conservando le sue caratteristiche, per mezzo di una profonda depressione che si andò a formare sul Golfo Ligure, tanto più che, la genesi di un intenso fronte temporalasco, contribuì a determinare delle abbondanti nevicate fino in pianura.

Nel primo pomeriggio del 17 Aprile in Emilia-Romagna si registravano frequenti picchi di oltre +22/23°C: a metà pomeriggio giunse poi la Bora che portò un tracrollo improvviso delle temperature, anche di 20°C in 6/8 ore. Grazie alla componente convettiva, iniziò a nevicare sulle zone centrali della nostra regione: 15 cm caddero a Modena, fino a 25 cm in alcune zone della pianura bolognese, oltre 30 cm sulle prime colline emiliane e fino a 60 cm sul nostro Appennino. Il giorno 18 le temperature massime spesso non superarono i 2°C sulle pianure interne emiliane.

Delle raffiche di vento di tempesta fecero da cornice alle abbondanti nevicate che, sotto gli occhi increduli dei cittadini, si depositarono formando una pesante e bagnata coltre bianca, facendo parecchi danni alle coltivazioni e agli alberi da frutto.

Si ringrazia per lo spunto Andrea Raggini, Luca Lombroso e Alessandro Bruscagin per il video

Roberto Nanni Tecnico Meteorologo Certificato e divulgatore scientifico AMPRO Meteo Professionisti