piacenzasera4L’Alluvione del Piacentino, Prima e Dopo: immagini sconvolgenti. Evento “Eccezionale”

Immagini semplicemente sconvolgenti quelle che stanno affiorando nei social e che mostrano tutti i dettagli dell’Alluvione che ha interessato il Piacentino Lunedì 14 Settembre. E l’Arpa Emilia Romagna afferma che l’evento è stato eccezionale. Gli archivi statistici di Arpa Emilia Romagna non hanno mai registrato precipitazioni imponenti come quelle di domenica notte nel Piacentino. Pensate che sono stati superati i 300 mm di accumulo in meno di 6 ore: la pioggia che normalmente dovrebbe cadere tra Settembre,  Ottobre, Novembre e Dicembre in alcune località!! Ed è caduta in meno di 6 ore!

L’evento eccezionale c’è stato ed è innegabile, ma questo è stato sicuramente accentuato dalla probabile cattiva manutenzione del letto dei fiumi e dalla pessima abitudine di costruire case accanto al fiume se non quasi dentro al letto dei fiumi. Il crollo del ponte di Barberino, decisamente antico, è stato con tutta probabilità causato dall’ostruzione che si è creata dai rami ed interi alberi trasportati dal fiume. Questi si incastrano alle arcate e provocano delle dighe: la pressione dell’acqua poi può far crollare il ponte. E di colpo si riversa a valle un’onda di piena che puo’ essere devastante, e così è stato. Il clima sta cambiando, anzi siamo noi che lo stiamo cambiando. Se una volta i fenomeni eccezionali erano come ci dice la stessa parola eccezionali, ormai sono annuali, non più eccezionali.
Nel 2014 siamo passati dall’Alluvione a Modena a quella di Faenza alle piene storiche dei fiumi dell’imolese e nuovamente faentino e poi l‘alluvione a Parma. Nel 2015 alluvione in Romagna a Febbraio (per fortuna contenuta) e questa alluvione del piacentino. C’è da riflettere su questo.

L’Arpa afferma che i tempi di ritorno sono superiori ai 500 anni in termini di intensità: il tempo, o più precisamente periodo di ritorno di un evento, è definito anche come il tempo medio intercorrente tra il verificarsi di due eventi successivi di entità uguale o superiore ad un valore di assegnata intensità. Attenzione che questo non significa che un evento avviene ogni 500 anni, ma che MEDIAMENTE si verifica ogni 500 anni. Nulla vieta, esempio, che si verifichino due eventi “eccezionali” in due anni di seguito, poi mai più per secoli o millenni!

Un’analisi statistica dell’Arpa ha prodotto un resoconto di severità delle precipitazioni, effettuato mettendo a confronto le piogge osservate e i riferimenti storici disponibili. Dall’analisi dei risultati si evince come l’evento di pioggia abbia interessato principalmente i bacini del Trebbia, Nure, Chiavenna, Arda e Taro, facendo registrare valori di precipitazione rilevanti per tutte le durate, con tempi medi di ritorno superiori a 50 anni. Le piogge hanno avuto tempi di ritorno stimati anche superiori a 500 anni in diverse località e sui diversi bacini, su diverse tempistiche di cumulazione delle piogge. Sul Trebbia a Cabanne i tempi di ritorno sono stimati superiori a 500 anni per piogge cumulate a 1 e 3 ore, superiori a 200 anni su un tempo di accumulo di 6 ore. A Farini, il Nure, i tempi di ritorno sono stati superiori a 500 anni per tutti i tempi di cumulazione, da 1 ora a 24 ore.

Sono due al momento le vittime mentre una terza persona è ancora dispersa. La situazione resta molto difficile e la gente spala ancora fango. I problemi sono tanti, tra ponti e strade crollate e frane la viabilità e’ complicata.

Ed ora qualche confronto del prima e del dopo:

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Vittorio Silva, Mulino di Pomarolo, Ferriere

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Riccardo Orlando Nassisi

1907

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Dalila Ciavattini

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Giorgio Bertuzzi