Si è appena conclusa l’estate meteorologica 2016, ed alla chiusura del trimestre giugno-agosto si propongono alcune brevi considerazioni di ordine climatologico a livello regionale (Romagna).

La stagione 2016 ha sostanzialmente confermato quella che da molti anni è divenuta la tipica estate “romagnola”, la quale non ha nulla a che vedere con le estati “tradizionali” che caratterizzarono i decenni passati. Infatti, il trimestre estivo 2016 chiude con anomalia regionale di temperatura media di +0,8°C rispetto al riferimento climatologico (periodo 1971-2000), risultando pertanto la quattordicesima estate più calda dal 1950 con coabitazione con quelle del 2010, 2007 e 1988.

L’ultima estate per così dire “fresca” in rapporto al periodo di riferimento fu quella oramai lontana del 2005 (anomalia tuttavia soli -0,2°C, per cui sostanzialmente normale), mentre dal 2006 ad oggi tutte le estati sono state più o meno anormalmente calde con la sola eccezione della stagione 2014, e con presenza di alcune stagioni “terribili” come quelle del 2012, 2015, 2011, 2009 e 2008. Ciò è sostanzialmente riscontrabile nel seguente grafico:

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Anomalie di temperatura media estiva in Romagna dal 1950. Fonte: archivio P. Randi

Certamente l’estate 2016 non ha evidenziato anomalie termiche paragonabili a quelle dei “mostri” di cui sopra, tuttavia anch’essa va annoverata come una stagione “sopra le righe”, ed una anomalia termica di +0,8°C su base trimestrale è comunque un dato piuttosto significativo, anche se effettivamente in epoche recenti eravamo oramai abituati al peggio.

Le anomalie termiche maggiori riguardano il mese di luglio con valore medio di +1.8°C (sesto più caldo dal 1950), seguito da giugno con valore di +0.9°C, mentre agosto ha chiuso con anomalia di temperatura media di -0,3°C, risultando il mese termicamente meno anomalo dei tre. A tal proposito vale la pena sottolineare come in agosto è tornato il segno meno nel campo delle anomalie termiche dopo 9 mesi consecutivi affetti da più o meno importanti anomalie positive (l’ultimo mese col segno meno fu ottobre 2015 con un valore medio regionale di -0,2°C). Occorre altresì precisare che in entrambi i casi si tratta di anomalie molto modeste.

I valori massimi assoluti sono stati toccati, superando i 35°C, tra la terza decade di giugno e la terza decade di luglio, in corrispondenza delle tre ondate di caldo più intense che hanno caratterizzato la stagione, con i picchi massimi di temperatura tra lughese e faentino. Certamente non sono mancate forti onde di calore nel corso della stagione, tuttavia, a differenza di quanto occorso in molti degli anni recenti, esse non hanno mai superato la durata di 4-6 giorni, aspetto che avvicina un poco più alla normalità climatica la stagione appena conclusa.

A livello di precipitazioni i dati dell’estate 2016 evidenziano, in regione, una significativa anomalia pluviometrica percentuale negativa rispetto alla climatologia di periodo trentennale (1971-2000), con dato medio di -23,2%, a testimonianza di una stagione piuttosto calda ma anche poco piovosa.

Tuttavia le anomalie pluviometriche negative della stagione appena conclusa non sono paragonabili a quelle estreme che ad esempio caratterizzarono l’estate 2012 (-72%), e quelle del 2003 (-61%); 2007 (-34%); del 2008 (-36%); del 2009 (-38%); del 2011 (-36%) e del 2015 (-32%). Questi pochi dati confermano il preoccupante calo in regione delle precipitazioni estive, le quali mostrano, dal 2000 ad oggi, una diminuzione media del 25% in soli 17 anni. La netta tendenza ad un vistoso calo delle precipitazioni estive è evidente dal grafico sottostante:

 

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Anomalie percentuali di precipitazione cumulata estiva in Romagna dal 1950. Fonte: archivio P. Randi

Il maggiore contributo alla determinazione delle suddette anomalie negative è stato fornito dai mesi di luglio (-53%) ed agosto (-27%), mentre giugno ha visto piovosità leggermente superiore alle medie di riferimento (+11%, grazie ad una fase instabile alquanto prolungata tra la prima e la seconda decade del mese). Come quasi sempre accade nel periodo estivo la distribuzione delle piogge non è stata omogenea sul territorio regionale a causa della componente convettiva delle precipitazioni (temporali talora violenti ma assai localizzati); in ogni caso la maggiore piovosità di giugno non è risultata in grado di controbilanciare le anomalie negative dei due mesi successivi.

L’attività temporalesca ha visto una leggera ripresa dei fenomeni rispetto alla stagione precedente, ma essenzialmente in giugno ed in parte anche in agosto, ma con il mese di luglio assai povero di fenomeni temporaleschi se non a livello localizzato.

Assai rilevanti gli eventi del 15 luglio su riminese con intensi rovesci nel capoluogo (oltre 90 mm nelle 24 ore, ma con accumuli ben superiori ai 100 mm sul comparto meridionale della provincia, come i quasi 150 mm di Cattolica). Tale evento ha poi fatto sì che proprio su queste aree il bilancio delle precipitazioni stagionali sia stato leggermente positivo. Di rilievo anche gli accumuli del 9 e 10 giugno e del 18-21 agosto su lughese settentrionale ed in genere su ravennate (valori giornalieri in qualche caso superiori ai 60 mm). Su queste aree l’anomalia pluviometrica stagionale risulta infatti più lieve (deficit tra il 5 ed il 15%), mentre anomalie negative percentuali più significative si riscontrano tra forlivese e cesenate.

In base a ciò è certamente vero che su limitati comparti territoriali la piovosità dell’estate 2016 è stata superiore alla norma climatologica sebbene a causa di pochi episodi ma molto violenti (il numero di giorni piovosi in regione è stato ovunque inferiore ai dati di riferimento), ma in ogni caso in ambito medio regionale si registra una nuova stagione estiva poco piovosa.

In conclusione: estate calda, sebbene certamente non ai livelli di altre stagioni “fuori scala” del nuovo millennio; e secca con piovosità media regionale inferiore di circa il 23% rispetto alle medie climatologiche ma con presenza di alcuni eventi molto violenti. Un quadro riassuntivo che ben si colloca in un contesto di stagioni sempre più calde, meno piovose ma nel contempo con fenomeni brevi e talora di estrema severità.