Sembrava un pomeriggio di delusione per gli amanti dei temporali estivi: infatti fino a metà pomeriggio il cielo era sereno o poco nuvoloso in Emilia, zona che in teoria già dalla tarda mattinata doveva essere interessata dai rovesci. Invece poco dopo le ore 17.30 i primi rovesci si sono formati sul parmense e sulle colline del reggiano. Proprio quello sul reggiano si è poi rapidamente ingrossato diventando un Forte Temporale proprio tra le prime colline del reggiano e quelle del modenese. Poco dopo, tra Sassuolo, Scandiano e Formigine il Temporale si è trasformato in Supercella cioè un forte temporale che ha poi assunto anche la nota forma di V-Notch.
A fianco il temporale a Supercella visto dal Satellite.
Ma che cosa significa V-Notch ? Si tratta di un eco radar che va a svilupparsi nella parte avanzante della cella temporalesca, quando le forti correnti alle alte quote vanno ad impattare contro la torre principale del temporale deviando a destra e sinistra le particelle di acqua e ghiaccio. Viene chiamato V-Notch perchè assume una caratteristica forma a V. Sta ad indicare intensi updraft in seno al sistema. In questo caso il temporale è quindi molto forte ed assume quasi sempre carattere di Supercella.
In basso a sinistra lo scatto radar Arpa del Temporale nel suo momento di massima intensità con struttura V-Notch
La supercella è un temporale caratterizzato dalla presenza di un mesociclone, ossia di una bassa pressione in rotazione. Nella classificazione dei temporali le supercelle sono i tipi di temporali meno frequenti ma anche quelli più potenti e potenzialmente pericolosi. Una supercella solitamente produce una grande quantità di pioggia, grandine e venti forti. Le supercelle sono i tipi di temporali che hanno più probabilità di generare un tornado a causa della presenza di un mesociclone.
Nell’immagine in basso a destra di Andrea Tritto si nota bene la Wall Cloud, una nube a muro bassa, posta sotto al Temporale, solitamente in rotazione e che potrebbe generare un tornado (non sempre). Si trova tipicamente sotto la zona senza precipitazioni e indica l’area della corrente ascensionale dove le nubi condensano, a una quota inferiore rispetto a quelle circostanti.
Insomma, ancora una volta la zona del modenese ieri ha visto diversi fenomeni intensi e tra i più pericolosi. Le zone più colpite dalle precipitazioni sono state quelle delle colline del modenese: Formigine, Sassuolo, Castellarano, Maranello, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Vignola. Meno interessate ma comunque tra le zone più colpite le colline del bolognese occidentale e quelle del reggiano orientale, zona Scandiano – Borzano.
Ecco gli ACCUMULI di Pioggia maggiori:
17.5 mm a Sassuolo
15.8 mm a Maranello
11.4 mm a Formica e Monte San Giovanni
10.8 mm a Castello di Serravalle
Ma protagonista è stata anche la GRANDINE: la zona più colpita è stata quella di Maranello dove il paesaggio si è imbiancato, grandine però anche a Sassuolo e zona Castelvetro di Modena. Tra Maranello e Torre delle Oche la grandinata ha assunto caratteri violenti con chicchi anche di diversi cm, come potete osservare nelle foto di Giuseppe Cesari.