Schermata 2015-08-03 alle 09.10.59L’ho scritto in facebook, e lo faccio oggi: ecco le previsioni: tempo in peggioramento!

Dopo un periodi di pochi giorni con temperature sostanzialmente allineate alla media stagionale e il timido tentativo di alcune piogge tonificanti per la siccità, vanificato però dagli opposti nubifragi e grandinate, torna il temuto anticiclone africano.

Sebbene nelle ultime ore i modelli hanno leggermente attenuato il caldo estremo inizialmente previsto e abbreviato la sua durata, è comunque confermata una nuova fase in cui la cupola anticiclonica in quota subtropicale di origine africana, unita in superficie da una vasta fascia di alta pressione in parte Euromediterranea e in parte collegata all’anticiclone delle Azzorre prenderà pieno possesso del Mediterraneo e soprattutto del centro-nord Italia.

Di conseguenza assisteremo a un aumento delle temperature che diveneranno eccessive e fastidiose per molte fasce di popolazione, causando disagio fisiologico accentuato non solo in anziani, bambini e persone sensibili. Si prevedono anche problemi di siccità, rischio di incendi boschivi e di sterpaglie, aumento dei livelli di smog fotochimico (ozono troposferico o ozono cattivo, ci torneremo), disagi e rallentamenti nei lavori all’aperto (nei campi, nei cantieri stradali ed edili, ecc), e si creano le condizioni, se e quando arriveranno i temporali, perché siano intensi e distruttivi.

Questo, in particolare, attorno a metà settimana quando, stando all’Emilia Romagna, le temperature massime si assesteranno fra i 36 e i 38°C a seconda dei giorni e delle zone, con possibili picchi più alti in alcune località soprattutto attorno a venerdì, prima di un possibile miglioramento di cui ci sono speranze attorno a  domenica, quando un fronte freddo potrebbe portare una più energica e gradevole rinfrescata, anche se a prezzo dei consueti fenomeni intensi ed estremi dovuti anche all’estremizzazione del clima in atto.

Infine, una precisazione; queste situazioni ricorrenti, di caldo ma anche di nubifragi (come a Firenze) sono la chiara manifestazione locale del global warming; rigorosamente non si potrebbe dire così, ma se è pur vero che il singolo episodio non può essere “attribuito” direttamente al Climate Change, qui di singoli episodi ce ne sono stati troppi (tornado Emilia 2013 e 2014, alluvioni 2013, 2014, 2015 a Modena, Parma, Romagna, Toscana, Veneto, Liguria ecc, tornado veneto 2015, nubifragio Firenze 2015, ecc).

Consigli per evitare il caldo? Siamo seri, mica basta portare gli anziani al centro commerciale! Qui bisogna smettere di cementificare, deforestare, bruciare petrolio gas e carbone ecc e viceversa coltivare e mangiare in modo più sostenibile, piantare alberi e seminare fonti energetiche rinnovabili unite a efficienza energetica.