oggi, 18 febbraio, ricorre il compleanno del grande, mitico ed indimenticabile Enzo Ferrari, un personaggio unico, conosciuto in tutto il mondo e che ha reso note a famose Maranello, Modena e l’Emilia terra di Motori. Certo, personalmente, un domani vorrei vedere correre vetture di Formula 1 completamente elettriche e auto super sportive, altrettanto, ad emissioni zero, elettriche plug in e naturalmente alimentate da fonti rinnovabili.

Intanto, oggi, a 118 anni dalla nascita, ancora una volta si legge su alcuni si e giornali, compreso lo stesso sito della Ferrari, quanto segue

 

Enzo Anselmo Ferrari nasce alla periferia di Modena il 18 febbraio 1898 ma, a causa della neve, i suoi genitori ne registrano la nascita soltanto due giorni più tardi.

 

dunque, grande nevicata attorno al 18 febbraio 1898?

I dati meteo, e le mappe di rianalisi, smentiscono la leggenda della nevicata “paralizzante” che impedì, diceva lui, al padre di registrare la nascita appunto il giorno 18, registrandola invece il giorno 20. La notizia della nevicata infatti non trova riscontro dalle osservazioni meteorologiche di quel giorno, in cui secondo l’Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena e Reggio Emilia si registrò una temperatura minima di -1.8 °C e massima di +10.8 °C, senza alcun fenomeno nevoso in quel giorno e anche nell’intero mese di febbraio. Addirittura, il giorno prima della nascita, il 17 febbraio, complice, come si vede da una mappa, un anticiclone e quindi una situazione che potrebbe aver determinato il foehn, la temperatura raggiunse a Modena +16.8°C. 

Dunque le cose stanno diversamente, e non è vero che la registrazione fu ritardata, come risulta in anagrafe, il 20 febbraio 1898 a causa della neve. Se effettivamente la data di nascita non è il 20, i motivi furono altri, non sappiamo e mai se la notizia della nevicata fu a lui riportata dal padre, o chissà per quali motivi inventata o mal riportata.

Restano comunque le sue auto, e i due musei, da visitare, a Maranello la Galleria Ferrari e a Modena la Casa natale di Enzo Ferrari. Potremmo, idealmente, dedicare comunque a lui l’anticiclone che in quei giorni si estendeva con un promontorio al centro nord Italia: l’anticiclone Enzo. O forse, vista la velocità dei suoi bolidi, sarebbe meglio dedicargli un uragano, o un tornado?

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