Si è da poco concluso il mese di marzo 2016, il quale è stato caratterizzato da una anomalia di temperatura media (dato medio regionale sulla base della norma climatologica 1971-2000) di 1,1°C, ponendosi al diciannovesimo posto tra i più miti dal 1950.

Solo su alcune aree del lughese e del faentino e su riminese le anomalie di temperatura media sono risultate di poco inferiori ad 1°C, mentre su forlivese e cesenate esse hanno localmente superato il valore di +1,5°C.
Marzo 2016 risulta il quinto mese consecutivo con moderate o talora sensibili anomalie termiche positive (l’ultimo mese con leggere anomalie negative è stato ottobre 2015), le quali hanno toccato il picco di magnitudine in febbraio 2016 (+3.3°C rispetto alla norma climatologica di periodo 1971-2000).

Sempre in merito ai valori termici essi mostrano uno scarso numero di giorni con temperature minime inferiori allo zero, con deboli gelate unicamente il giorno 15 ed essenzialmente tra pianura lughese e faentina, ma con picchi assoluti non inferiori a -1,5/-2,0°C.
Temperature massime alquanto elevate sono occorse nella terza decade del mese, con valori compresi tra 22 e 24°C nei giorni 29 e 30, i quali comunque non avvicinano i record assoluti di temperatura massima giornaliera, risalenti sulla quasi totalità della Romagna al 29 marzo 2012 quando vennero localmente superati i 28°C.

marzo 2016

Serie storica delle anomalie di temperatura media di marzo in Romagna. Fonte: 20 stazioni delle reti ARPAE ed ASMER

Per quanto concerne le precipitazioni esse sono state superiori alla norma climatologica su tutto il territorio, con una anomalia negativa percentuale (rispetto alla media del trentennio 1971-2000) del 30% circa (è caduto circa un terzo in più della pioggia normalmente attesa in questo mese), con surplus maggiore su faentino e riminese (su quest’ultimo comparto si sono avute precipitazioni quasi doppie rispetto alla norma) e più limitato su lughese nord-occidentale (+5% circa), con il comparto lughese che in generale mostra valori solo di poco superiori alle medie climatologiche di riferimento.

Si tratta del secondo mese consecutivo con piovosità superiore alla norma dopo il piovosissimo febbraio 2016, tuttavia a livello di anomalie pluviometriche marzo 2016 è risultato meno piovoso del marzo 2015, il quale vide una anomalia pluviometrica media di ben il 120-130%.

Le precipitazioni sono occorse con maggiore continuità nella prima decade del mese, quando si è registrata la quali totalità delle piogge mensili, cui ha fatto seguito un drastico calo della piovosità nella seconda e terza decade del mese.

L’origine delle anomalie pluviometriche positive, soprattutto per quanto riguarda la prima decade del mese, può essere ben chiarita dalla carta seguente che mostra le anomalie medie della pressione al suolo nel mese di marzo 2016 sul comparto europeo:

suolo

Anomalia barica al suolo marzo 2016 in Europa: Fonte: ESRL/PSD NOAA su modello di reanalisi NCEP/NCAR

In essa si nota campo barico medio superiore alla norma climatologica di periodo 1971-2000 sul nord Europa, segnatamente lungo l’asse isole britanniche-Scandinavia, mentre un corrispondente canale di anomalia barica negativa si snoda dall’Europa orientale e Balcani fino al bacino del Mediterraneo, con valori di anomalia fino a -4/-5 hPa su Tirreno centro-meridionale.

Si tratta di una distribuzione dei centri di anomalia barica tipicamente invernale, tenendo presente che si tratta di uno scenario medio mensile ma fortemente condizionato dal modello di circolazione prevalente nella prima decade del mese, il quale generalmente determina tempo sovente instabile o perturbato sulla nostra regione (elevata frequenza di ciclogenesi mediterranee con particolare riferimento all’area tirrenica). Del resto l’unica e fugace comparsa di neve in pianura è occorsa nel suddetto periodo, mentre il nostro Appennino ha potuto beneficiare di un buon innevamento marzolino dopo i periodi di “magra” dell’inverno meteorologico.

In corrispondenza ad un temporaneo afflusso di aria polare marittima durante il giorno 3 la neve ha fatto una fugace comparsa anche nelle aree di pianura, specie su lughese e fascia costiera, tuttavia senza accumuli al suolo a causa di temperature comunque positive e per la fase transitoria della precipitazione nevosa, preceduta e seguita da pioggia.

Marzo 2016 che viene pertanto archiviato come mite, sebbene senza gli eccessi termici tipici degli esordi primaverili degli ultimi anno, ed alquanto piovoso, ma con precipitazioni concentrate essenzialmente nella prima decade del mese.

 

P. Randi