Come spiegare il perché di queste giornate, perturbazione di giovedì a parte, spesso caratterizzate da sole al mattino, nuvole nel pomeriggio con l’improvviso scoppiare, qua e la ma in modo non dettagliabile, di un breve acquazzone che poi altrettanto veloce se ne va? C’è bel video di un collega spagnolo, che dovrebbe comprendersi,

 

il paragone più efficace però è quello di un pentolino pieno d’acqua con sotto una leggera fiamma, non forte da farlo bollire, ma sufficiente a scaldarla.

Sappiamo che col fornello acceso, e questo è il sole del mattino e le temperature non certo fredde malgrado l’instabilità, l’acqua si scalda, e questa è l’atmosfera. Scaldandosi, anche se non bolle, qualche bollicina sale, e questi sono i primi cumuli pomeridiani. Se si alza il fornello, e questo è previsto soprattutto domenica,  ecco che le bolle aumentano e compaiono anche bolle più grosse, l’acqua prova a bollire insomma, e le bolle sono i temporali. Ma la sera, col calar del sole, i fornello si spegne e le bolle si smorzano, poi via da capo il giorno dopo!

Ecco, nel week end sarà così, però l’acqua, tranquilli, non bollirà abbastanza da cuocere la pastasciutta! Ulteriori dettagli nel

 

Bollettino meteorologico per l’Appennino

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