19_173_20080722130812Il fuoco è uno dei più insidiosi pericoli per i nostri boschi. La distrazione, o peggio, il vandalismo e l’atto criminale, ogni anno riducono in un pugno di cenere migliaia e migliaia di ettari ricoperti da verdi e rigogliosi alberi. Alberi secolari, che ci offrono l’aria che respiriamo e, attraverso una complessa catena alimentare, il cibo di cui ci nutriamo.

Come afferma il Corpo Forestale dello Stato “Il vero nemico del bosco non è il fuoco, ma chi incendia. Ogni 200 incendi, 199 sono causati dall’uomo, un incendio ogni quattro è provocato volontariamente, uno ogni tre è causato dalla sottovalutazione dei pericoli di chi accende un fuoco per ripulire dalla vegetazione secca il terreno o per distruggere i residui delle potature. ”

A questo si aggiunge la classica sigaretta: dopo un mese senza precipitazioni i nostri prati, i campi e i fossi adiacenti alle strade presentano vegetazione spesso secca. Basta una cicca di sigaretta buttata dal finestrino ad innescare un incendio che può anche espandersi e diventare pericoloso.

Se poi nella giornata in questione c’è il vento, nel periodo estivo, anche abitazioni e boschi che sembrano distanti dai fuochi possono rischiare grosso.

Si deve ricordare che i fuochi di ripulitura dei terreni o di distruzione dei residui vegetali accesi nei periodi in cui è massimo il rischio degli incendi, sono utilizzati da coloro che in modo doloso e consapevole appiccano gli incendi ai boschi per fini di lucro, per “coprire” così con i fuochi colposi le loro azioni criminose.

Gli incendi dei boschi provocati in modo colposo possono provocare enormi disastri. Un incendio “scappato” a chi ripuliva il proprio terreno può causare lutti e distruzioni.
Non bisogna lasciare che un piccolo fuoco, lungo il ciglio della strada o dentro il bosco, si trasformi in un incendio.

Se avvistate un incendio, piccolo o grande che sia, dovete chiamare SUBITO il numero 1515!