Reggio Emilia: vuoi fotografare il ponte? Prima paga i diritti

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Patrick Gerber

Un nostro lettore ci ha segnatalo questa cuiriosa vicenda che è balzata alle cronache negli ultimi giorni. Per fotografare il ponte di Calatrava, a Reggio Emilia, bisogna pagare. La «tassa sul ponte», in realtà,  prevede che chiunque voglia sfruttare a fini commerciali il ponte debba pagare i diritti. Quindi se volete fare una foto solo però immortalare il ponte senza scopi commerciali potete continuare tranquillamente.

La vicenda è balzata alle cronache perchè una catena di supermercati ha scelto di ambientare su l’enorme e ultramoderno ponte bianco di Reggio Emilia una campagna pubblicitaria. Ed allora il municipio, grazie a un tariffario stabilito cinque anni fa,  incasserà circa 11mila euro in «diritti di immagine» e il 10% circa verrà girato al progettista spagnolo.

L’idea del comune è quella di investire su un’opera di «immagine» cercando poi di sfruttarne al massimo il ritorno economico.

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Ma è così solo a Reggio Emilia? ASSOLUTAMENTE NO. In Italia esiste da tempo una legge che vieta la pubblicazione di foto di monumenti nei social network. La foto dei monumenti quindi dovrebbe essere tenuta solo per uso personale, e quella foto non potrebbe essere pubblicata sui social network ma solo tenuta sul proprio smartphone o computer.  In linea teorica sarebbe vietato anche far foto ad un concerto, a teatro o ad una partita di calcio. Ma quando mai vi è arrivata una multa per una di queste cose?

In teoria, però, se un vigile vi vedesse scattare una foto ad un monumento potrebbe multarvi, soprattutto se usate il treppiede, considerato abuso di suolo pubblico!! Detto questo vi saluto che mi è venuta voglia di fotografare un sacco di monumenti!