Spesso ci viene chiesto dai lettori quando vengono registrate le temperature minime e massime. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Ascoltando i bollettini meteorologici, buona parte di essi riportano le temperature minime oppure le massime, talvolta entrambe. Molti lettori chiedono a che ora vengono registrate. Cominciamo intanto col dire che le temperature minime per la stragrande maggioranza dei casi vanno a verificarsi poco prima del sorgere del sole: perciò si passa da orari attorno alle 5.00 durante il periodo estivo in corrispondenza del solstizio, ad orari tra le 7.30 e le 8.00 nel periodo in corrispondenza del solstizio invernale.
Le temperature massime, tendono invece a realizzarsi tra le 14.00 e 14.30 in pieno inverno, poi sempre più tardi (ricordiamo anche il salto dell’ora legale) fino a giungere tra le 16.30 e le 17.00 in estate. L’orario dell’effettivo verificarsi però è soggetto a possibili “di scostamenti” da quanto appena detto. Poniamo qualche esempio di facile comprensione.
Situazione estiva: dopo una mattinata di sole, attorno alle 14 o le 15 il cielo si copre e scoppia il classico temporale, che dura in tutto tra aumento delle nubi, precipitazioni vere e proprie e successive schiarite, 3 o 4 ore. E’ evidente che la temperatura massima si è avuta prima dell’arrivo del temporale e quindi non tra le 16.30 e 17.00.
Altra situazione estiva: mattinata e primo pomeriggio caratterizzate da passaggi nuvolosi più o meno intensi, che comunque limitano la regolare azione di riscaldamento solare. Verso le 17.00 il cielo si apre completamente. E’ possibile in questi casi che il “picco di caldo” possa verificarsi anche alle 18.00/18.30.
Concludiamo gli esempi con una situazione invernale. Tipico cielo grigio e pioviggine o pioggia, ma soprattutto vento di scirocco costante. In questo caso la temperatura assume una caratteristica di limitata escursione diurna, ma se è vero che alle ore 14.00 la temperatura sarà di 1 o 2 gradi più elevata di quella mattutina, molto spesso dopo tale ora non riprende a scendere anche se lentamente, ma può proseguire il trend al rialzo anche dopo il tramonto in quanto, non essendoci la possibilità di disperdere il calore causa la copertura nuvolosa, la colonnina di mercurio risulta molto più influenzabile dall’aria temperata che soffia.
Tutto questo era solo per fare capire che non sempre la temperatura minima e massima vanno a verificarsi alle ore di cui avevamo parlato, però esistono delle regole di rilevamento e soprattutto per capire bene bisogna sentire attentamente a cosa si riferiscono i dati che ci vengono comunicati. Ad esempio spesso si sente dire: “temperature rilevate alle ore 14.00”. Questo vuol dire che a quell’ora le temperature erano su quei valori, quasi sicuramente prossimi alle massime, ma quelle non sono le temperature massime.
C’e un primo formato di dati che si chiama SYNOP. Esso viene utilizzato per definire l’andamento della colonnina di mercurio in una porzione di giorno. Per la MINIMA DELLA NOTTE” viene colta la temperatura più bassa tra le 18.00 del giorno precedente alle 6.00 della mattina. Per la “MASSIMA DEL GIORNO” si registra la temperatura più alta tra le 6.00 del mattino e le 18.00.
Il secondo formato, denominato SYREP invece raccoglie i dati nell’arco delle 24 ore solari di un giorno (per essere pignoli dalle 23.30 alle 23.30). La temperatura minima e massima saranno ovviamente la più bassa e la più alta registrata in questo lasso di tempo.
Marco Luca Muratori