132-778IT-2Qualcuno ha venduto la pelle dell’orso, o meglio il pelo del cammello, prima del tempo. Ve l’avevo detto alla perturbazione di inizio agosto, a quella di ferragosto e alla successiva. Alcuni siti meteobufalari annunciavano la fine definitiva dell’estate, dicendo che il caldo non sarebbe tornato e che le piogge sarebbero state frequenti e abbondanti. Altri, addirittura, annunciano ancora oggi ere glaciali da settembre o da novembre o da febbraio.

Nulla di tutto questo. Il #globalwarming dilaga e di la dal Pacifico El Nino bussa alle porte del globo minaccioso.

E non è neanche vero che agosto è stato “fresco e umido”. Si è piovuto e ci voleva ma la siccità idrologica e agricola NONo è certo finita, e molti si sono dimenticati che l’inizio del mese è stata rovente, con 5-8°C di temperature oltre la media, mentre la seconda parte è stata sostanzialmente in linea, per quanto riguarda la nostra regione, col clima tipico della nostra estate o almeno di quella pre global warming.

Forse stiamo facendo la fine della rana bollita? ci stiamo assuefanno al riscaldamento? molto pericoloso, meditate.

E ora, ecco che arriva l’ondata di caldo tardiva, già preannunciata da giorni. Gli ultimi run peraltro la accentuano e a fine mese potremmo tornare oltre i 35°C in molte città emiliano romagnole, proprio quando si rientra al lavoro dopo, per chi ha potuto, le meritare ferie. Quanto meno il culmine sarà proprio nel week end, a causa del consueto anticiclone subtropicale in quota che assumerà connotati in parte nord africani.

Dunque, aspettate a riporre ventilatori, quanto meno limitano i consumi degli energivori condizionatori.

L’estate non sta affatto finendo, anzi, c’è ancora ampio spazio per vaso a la playa!