Così dice il proverbio, e possiamo dire che fondamentalmente è azzeccato. Infatti se da un lato in pieno inverno a volte è assai più accogliente il caldo focolare di casa rispetto ad una giornata all’aria aperta, magari con freddo pungente e cielo coperto (anche se ormai i veri inverni si contano sulla punta delle dita), dall’altro le festività pasquali, tipicamente primaverili, stimolano maggiormente a trascorrere giornate all’aperto ed a concedersi una breve vacanza, grazie anche al maggior numero di ore di luce disponibili.

Ed ecco che anche il nostro Appennino è quantomai adatto ad allietare la ricorrenza sfruttando la possibilità di godersi le ultime sciate di stagione, considerando poi che quest’anno la Pasqua è “precoce” e quindi tendenzialmente più favorevole in tal senso. Certamente l’ennesima stagione invernale sotto tono non è stata di conforto, tuttavia un mese di marzo spesso instabile ha comunque provveduto ad un recupero in extremis della copertura nevosa, ed ancora adesso l’innevamento è più che accettabile in rapporto a come era stato il decorso invernale.

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Dunque, spazio alle scorribande pasquali sulla neve appenninica confidando in un tempo clemente; a tal proposito è disponibile l’aggiornamento del bollettino Appennino.

bollettino Appennino.

E Buona Pasqua a tutti naturalmente.

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