Meteorologia vintage del 17-18 aprile 1991 

 

Era una giornata mite il 17 aprile 1991, al mattino molti passeggiavano in pantaloncini e ti-shirt a Modena, così erano venuti a lavorare molti colleghi. Eppure, da giorni le mappe, ricevute, molto affascinante, via radio facsimile con il NAgrafax dell’osservatorio Geofisico su carta metallizzata elettrosensibile, non lasciavano dubbi. Era atteso un cambiamento radicale, era chiaro che irrompeva un fronte freddo seguito da aria artica, meno chiari gli effetti. Non vi erano LAM e anche i modelli globali avevano i loro limiti e la previsione gioco forza richiedeva professionalità, conoscenza dei (pochi) prodotti disponibili, esperienza, conoscenza del territorio.

Non era raro, in quegli anni, vedere previsioni nazionali che annunciavano neve in Pianura Padana con flussi da nord che poi davano bellissime giornate con foehn oppure annunciare miglioramenti mentre, al passaggio della depressione tirrenica da Mar Ligure ad Adriatico, ecco che incredibilmente in Emilia Romagna arrivavano pioggia o perfino neve.

Non c’era internet e non c’erano le #meteobufale, eppure, sassolino nelle scarpe, qualcuno criticava, più o meno apertamente, il lavoro che io e il mio carissimo amico e Maestro nella meteorologia Paolo Frontero facevamo con estrema passione.

Oggi internet e le nuove tecnologie rendono tutto più facile, il modo di lavorare e la professionalità sono cambiate, piaccia o no, non solo per la meteorologia e per i meteorologi, ma per tutte le professioni, dai tassisti con Uber agli albergatori con Tripadvisor e AirBnb, e per quasi tutte le professioni, si pensi ai fotografi e ai videomaker. Sempre più, molti lavori e molte professioni sono rimpiazzate da una APP che come per magia ci dice o ci fa tutto!

non era così, e per arrivare a dire, come annunciammo fin da 7 giorni prima “se ciò si concretizzerà assisteremo a un forte colpo di coda dell’inverno” (non ho sotto mano le parole testuale) dovevi affidarti a centri di calcolo, workstation, o come nel nostro caso mappe ricevute via radio, con un affascinante gracchiare del segnale, talvolta disturbato dalle stesse scariche atmosferiche dei temporali che dovevi prevedere.

Così, questa che allego, è una delle previsioni a cui più sono affezionato, che veniva mandata via fax, appesa in bacheca e registrata in una segreteria telefonica.

torniamo al 17 aprile, alle 16 la temperatura iniziò a crollare, i segnali si vedevano dai dati Synop ricevuti sempre via Radio, ricordo lo stupore quando notammo, con Paolo, 20°C a bologna, 18°C a Modena, 5°C a Piacenza  e circa 0°C on neve a Milano!

la ne e aquote basse stava arrivando e poco dopo ecco le folate di vento gelido fra la gente e i colleghi spaesati e stupiti, ma qualcuno, seppi poi, mi aveva creduto e aveva scommesso una pizza con un amico dicendo “domani nevica2. raffiche di vento a quasi 100 km/h in serata, con fiocchi di neve, e poi la sorpresa, anche per noi.

si perché se era scontato il freddo, la neve a quote basse, occasionalmente anche in pianura, più difficile, allora, ma anche oggi, prevedere che, complice l’intensità delle precipitazioni, la giornata successiva sarebbe stata completamente bianca, con una nevicata, bagnata, di 15 cm rimasta nella storia e nella memoria di noi “veterani” delle previsioni”

Mi viene da pensare che succederebbe oggi, con mappe così giorni prima dilagherebbero le #meteobufale, e quindi uscirebbero gli #allertameteo.

si stava meglio quando si stava peggio? no, non credo, comunque sia Internet ha cambiato la meteorologia e credo in meglio, spronandoci tutti a migliorararci, ad aprirci e a collaborare. E ad avere dati, non dimentichiamoci che in quegli anni si tribolava anche solo a sapere la temperatura del monte Cimone o delle stazioni Synop, chi non aveva radio nagrafax si affidava al 191 (credo) della SIP, che costava 5 scatti e al videotel, mentre se chiamavi le stazioni AM talvolta qualche militare obbediente alla richiesta della temperatura ti rispondeva “è segreto militare”.

Bene, passato questo revival, vi invito a leggere l’articolo con cronache e foto di Andrea Raggi nonché vi lascio a questi video (credi Alessandro Bruscagin) e immagini di meteorologia vintage

 

Luca Lombroso

 

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