Meteo tropicale: tornano le piogge a Karen Costa Rica

Mentre alle nostre latitudini siamo alle prese, dopo una primavera avanzata precoce, con un’irruzione di aria fredda tardiva, ai tropici la situazione è, ovviamente, ben diversa.

Analizziamo così, grazie ai dati della stazione meteorologica e della webcam di Foreste Per Sempre e Osservatorio Geofisico del DIEF UNIMORE, cosa succede alla riserva Karen Mogensen, nella Penisola di Nicoya in Costa Rica.

 

Tornano finalmente le piogge alla riserva Karen: dopo due mesi di stagione secca, con un mese di marzo in cui la stazione meteo del progetto CLIMBIO non ha registrato una sola goccia di pioggia, aprile, che è il mese di passaggio dalla stagione secca a quella delle piogge, ha visto arrivare il primo debole acquazzone il giorno 2, solo 0.4 mm, quindi il 17 una prima pioggia più apprezzabile, 4.6 m e finalmente il 19 una vera pioggia, 12.8 mm in due acquazzoni fra il pomeriggio, quando le temperature sono calate bruscamente dai 31-32°C a 24.3°C e quindi nuovamente al tramonto un nuovo acquazzane.

la pioggia colta dalla webcam Karen attorno alle 12:35, si nota anche un insetto sull'obiettivo.

la pioggia colta dalla webcam Karen attorno alle 12:35, si nota anche un insetto sull’obiettivo.

La circolazione atmosferica infatti ha visto, annunciato dai modelli alcuni giorni fa, un indebolimento del flusso degli alisei, flusso che, avendo la Costa Rica un’alta catena montuosa, si presenta particolamente secco e caldo a Karen, tanto che il mese di marzo 2017 non ha visto cadere una sola goccia di pioggia nella riserva. Le immagini in timelapse della webcam testimoniano anche il cambio di colore della vegetazione, che va peraltro diradandosi, trattandosi di foresta umida in transizione a secca, nel corso del mese.
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andamento di temperatura e precipitazioni alla stazione di ricerca Italia Costa rica, KAren Mogensen. Dati da Osservatorio Geofisico DIEF UNIMORE e Foreste Per Sempre

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tropical analysis NOAA per giovedì 20 aprile 2017. la ICTZ lambisce la penisola di Nicoya con una 2linea di saccatura”

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venti e precipitazioni per venerdì 21 aprile 2017 su base GFS, gli alisei si sono notevolmente indeboliti e masse d’aria affluiscono dal Pacifico verso Nicoya.

Con l’indebolimento degli alisei, i venti prevalenti hanno cambiato direzione e provenendo dal Pacifico centrale hanno portato aria più umida e instabile su Karen, favorendo così i primi veri acquazzoni della stagione umida, che fra aprile e novembre vede una media di circa 2500 mm di pioggia, con circa 400 mm nei mesi da giugno a ottobre.
Le mappe tropicali della NOAA indicano peraltro un innalzamento di latitudine della ICTZ, zona di interconvergenza tropicale. Questo, unito alla circolazione che vede ancora alisei indeboli, favorirà probabilmente altri acquazzoni, principalmente nelle ore pomeridiane più calde, nei prossimi giorni.
La stagione delle piogge dunque avanza, ma sul suo andamento grava l’incognita El Nino, che potrebbe svilupparsi nei prossimi mesi, con un 50-60% di probabilità secondo le proiezioni dei principali centri di ricerca e previsione. Le prime analisi dei dati dalla stazione meteo e da un modello di reanalysis fornito da www.meteoblue.com infatti indicano e confermano come la zona è direttamente e pesantemente influenzata dal periodico alternarsi de El Nino e La Nina, a cui si sovrappone però il segnale inequivocabile del riscaldamento globale.

tanti gli aspetti da approfondire,  le conseguenze dei cambiamenti climatici globali sulla biodiversità e soprattutto sull’aviofauna sono proprio gli scopi del progetto CLIMBIO, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e promosso dal Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con l’Osservatorio Geofisico (Unimore), l’Associazione Foreste per Sempre e l’Asociación Ecológica Paquera, Lepanto y Cóbano – si focalizza sullo studio dell’avifauna, importante indicatrice appunto dei cambiamenti climatici globali.
Luca Lombroso