Ma quanto caldo fa veramente? Tanto, non c’è dubbio, e non dovrebbe esserci bisogno di ricorrere a trucchi, #meteobufale o dati equivoci per dimostrarlo. Valori di 37/38/39°C sono inusuali, di 8-10°C superiori alle medie del periodo e anche di 6/8°C superiori alle medie della “nuova normalità”, non occorre dunque spare i 45°C della temperatura percepita o i valori di strumenti inattenbili e non professionali.
Fa caldo perché le temperature sono elevate, durante il giorno anche oltre la temperatura corporea. Poi, certo, se l’umidità è elevata la sensazione è di maggiore disagio, ma la temperatura, quella “vera” resta quella misurata dalle stazioni meteorologiche ufficiali che rispettano la normativa WMO (organizzazione meteorologica mondiale), ovvero misurando la temperatura in una apposita capannina meteorologica, o con sensori appositamente schermati, su terreno erboso e a distanza sufficiente da edifici o fonti di calore. Queste sono principalmente le stazioni del servizio meteorologico dell’Aeronautica Militare e quelle dei Servizi Regionali, come ARPA Emilia Romagna.
Ci sono poi molte stazioni meteorologiche amatoriali che forniscono dati di buona attendibilità, come trovate nella rete di Emilia Romagna Meteo.
NON forniscono invece un dato attendibile tutta una serie di indicazioni di temperatura che dilagano nei social network o che talvolta sono prese a riferimento perfino dai media.
A cominciare dai termometri dell’auto, che anche se talvolta funzionano egregiamente, risentono dell’effetto del calore del motore, di quello dell’asfalto o dell’irraggiamento solare. Dunque se un termometro dell’auto indica 43°C, non significa che la temperatura atmosferica è tale!
Altra fonte frequente di #meteobufale sono i termometri posti sopra edifici o esercizi commerciali, qui spesso il sensore non è nemmeno schermato e se ne leggono di ogni, con valori degni della Valle della Morte.
Qualcuno poi si chiede “parlano di 38°C all’ombra, ma al sole quanti sono?”. Non ha senso, e nemmeno è corretto parlare di “temperatura all’ombra”. Il termometro deve essere riparato dai raggi solari perché altrimenti quello che misurate non è la temperatura dell’aria, ma del termometro stesso e del materiale con cui è fatto!
Dunque, inutile rincorrere termometri che danno valori veramente da Africa, peraltro se in Emilia Romagna abbiamo, a causa dei cambiamenti climatici, caldo africano, pensate a cosa succede e succederà in futuro in Africa, dove le località più calde, come a Gibuti o nel Sahel, ieri hanno raggiunto i 46°C.
Infine, se proprio vogliamo una zona da caldo estremo, le località più calde sono in Asia e non in Africa, varie stazioni meteo in Arabia, Kuwait, e Iraq ieri hanno raggiunto i 48°C.
Ciò non di meno fa caldo, e lo farà a lungo, e se non si agisce per limitare i cambiamenti climatici a fine secolo il caldo africano o asiatico lo avremo veramente!