E’ un Luglio caldissimo e bellissimo ma nonostante ciò al Mare il rischio annegamento si è presentato in maniera massiccia. Quando? Negli unici giorni di mare mosso, lo scorso weekend e tra il 10 ed il 12 Luglio.
Sono bastati 2 giorni di mare un pò mosso a mettere a rischio la vita di molte persone. Solo nel weekend appena trascorso sono state centinaia le richieste di intervento per rischio annegamento!
L’annegamento rimane una tra le principali cause di morte accidentale al mondo, secondo solo agli incidenti stradali, ogni anno in Italia muoiono per questa ragione più di cinquecento persone
I dati inoltre dicono che una buona parte di questi incidenti accadono a persone che sanno nuotare, quindi: saper nuotare garantisce la sicurezza in acqua? Possiamo dire che gli ambienti naturali son ben differenti dalla piscine ove impariamo a nuotare, quindi dobbiamo saper riconoscere i rischi e i pericoli presenti nei vari ambienti acquatici. La temperatura dell’acqua (<20°) rimane una delle cause di annegamento principali, l’ipotermia arriva in pochi secondi ed è in grado di togliere le capacità coordinative (il nuoto è fatto di movimenti coordinati fra loro) e quindi l’incapacità da parte del nuotatore di ritornare a riva.
Come facciamo a riconoscere il pericolo?
La bandiera rossa, issata sul pennone dello stabilimento balneare o comunque esposta sulla spiaggia, ha in tutta Italia il generico significato di pericolo per la balneazione ed è vietato fare il bagno.
Tuttavia la bandiera rossa ha altre implicazioni o significati normativi:
– può indicare un pericolo specifico o circoscritto: molte ordinanze prescrivono, ad esempio, la segnalazione di una buca con una boa sormontata da una bandierina rossa.
– significa divieto di balneazione, in seguito ad una ordinanza del comune, per l’inquinamento delle acque.
– assieme alla bandiera gialla significa, per molte ordinanze, assenza di
sorveglianza (in determinati orari) o fine della sorveglianza.
Una delle cose PIU’ PERICOLOSE al mare è la CORRENTE DI RISACCA
Ne abbiamo parlato bene in questo articolo QUI. In breve, la presenza di buche e delle correnti di ritorno possono essere considerate delle trappole mortali in mare, si formano quando il mare è mosso, dall’ acqua portata dai frangenti (onde) verso riva, accumulandosi, crea una grossa massa d’acqua che ritorna verso il mare aperto, scavando un canale profondo e percorso da una forte corrente di ritorno, sembrano zone apparentemente tranquille ma anche un bravo nuotatore può trovarsi in difficoltà se non sa riconoscerle.
IL DECALOGO DEL BAGNANTE
1 – Evita di fare il bagno se non sei in perfette condizioni psicofisiche.
2 – Non forzare il tuo fisico anche se sei un buon nuotatore.
3 – Dopo una lunga esposizione al sole, entra in acqua gradualmente, bagnando prima la nuca, l’addome e il petto. Evita assolutamente di fare il bagno se hai preso un colpo di sole.
4 – Lascia trascorrere almeno tre ore dall’ultimo pasto prima di fare il bagno.
5 – Non entrare in acqua quando è esposta la bandiera rossa (che indica una condizione di pericolo per i bagnanti).
6 – Non fare il bagno se il mare è mosso, se spirano forti venti, se vi sono forti correnti, se l’acqua è molto fredda o se ha una temperatura molto inferiore a quella dell’ambiente.
7 – Se non sai nuotare, bagnati esclusivamente in acque molto basse e sotto il controllo diretto di qualcuno che sappia nuotare molto bene.
8 – Per qualsiasi informazione rivolgiti al bagnino di salvataggio in servizio presso la postazione.
9 – Osserva quanto previsto nelle ordinanze per la disciplina delle attività balneari, in particolare:
— Non recare disturbo alla quiete dei bagnanti (schiamazzi, giochi, radio a volume elevato);
— Non portare animali sulla spiaggia;
— Non montare tende,accendere fuochi, campeggiare sulla spiaggia.
10 – Osserva l’eventuale presenza della bandiera rossa o della bandiera gialla prima di andare a fare il bagno.
Infine ATTENZIONE AI BAMBINI
I pediatri avvertono: mai sottovalutare i rischi per i bambini che possono annegare anche in soli 40 cm di acqua e soprattutto mai far fare il bagno ai bambini se il mare è mosso. Spesso si sottovalutano le condizioni del mare e i bagnini addetti al salvataggio spesso si trovano anch’essi in difficoltà.
Ricordiamo le ZONE DI MARE VIETATE ALLA BALNEAZIONE
1. E’ VIETATA la balneazione:
1.1 nei porti;
1.2 nel raggio di metri 100 dall’imboccatura e dalle strutture portuali;
1.3 nelle zone di transito e sosta delle navi;
1.4 all’interno dei corridoi di lancio delle unità da diporto opportunamente segnalati;
1.5 negli specchi acquei antistanti le foci dei fiumi fino ad una distanza di mt. 50 dalla costa;
1.6 nelle zone di mare indicate da apposite ordinanze.