L’impressionante balzo della CO2 dalle Hawaii al Monte Cimone

Co2Cimone HawaiiAvevamo parlato, in vista della Conferenza sul Clima di Parigi, la COP 21, dei dati di CO2 del Monte Cimone che, pochi sanno, è una delle principali e più prestigiose stazioni di osservazione dei gas serra a livello planetario. La serie dei dati di Monte Cimone è fra le più lunghe, e se molti guardano, grazie alla politica di open data, ai dati Mauna Loa, aggiornati regolarmente di giorno in giorno, è un piacere notare che ora anche il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare pubblica regolarmente i dati annuali, mensili e perfino giornalieri del principale gas serra su cui si ripercuotono le attività umane a causa dell’uso dei combustibili fossili.

A dicembre, facevamo notare come anche nell’Osservatorio in vetta alla più alta montagna dell’Appennino tosco emiliano la CO2, già da mesi, aveva superato la soglia diciamo così psicologica di 400 ppm, similmente al più noto osservatorio di Mauna Loa nonchè ai dati globali. Ricordiamo che secondo uno studio di James Hansen l’umanità dovrebbe porsi l’obiettivo, a lungo termine, di rientrare entro una “soglia di sicurezza” di 350 ppm. In poche parole, siamo oltre i limiti di sicurezza accettabili per il sistema climatico, con ripercussioni sotto forma di impatti vari, dagli eventi estremi alle siccità, dalle ondate di caldo agli impatti sanitari, dai profughi climatici allo sbiancamento dei coralli e altro ancora.

Negli ultimi giorni, nei siti, blog e social network è viva l’attenzione su due fenomeni che paiono darci un chiaro segnale di accelerazione dei problemi climatici: la notevole anomalia delle temperature globali del mese di febbraio e l’altrettanto notevole salto, in aumento ovviamente, delle concentrazioni di CO2 presso l’osservatorio hawaiiano di Mauna Loa. In particolare, complice il concomitante effetto de El Nino, ma anche e soprattutto l’aumento delle emissioni serra, si è osservato un balzo di ben 3.05 ppm nel corso del 2015, che rappresenta il più forte incremento annuale mai osservato in 56 anni di osservazioni.

gli ultimi dati indicano a 402.59 ppm la concentrazione della CO2 su scala globale, e a 404.13 ppm l’ultima lettura, del 12 marzo 2016, della CO2 a Mauna Loa.

E a Monte Cimone? La lettura di ieri, 13 marzo, è quasi impressionante: ben 413.74 ppm. Più rappresentativo però non guardare il dato del singolo giorno, ma i valori medi mensili, confrontandoli con quelli dello stesso mese passato, e ancor meglio le medie annuali. anche così però le notizie sul fronte dell’accelerazione dell’effetto serra naturale a causa delle attività antropiche non sono certo buone: 406.05 ppm per febbraio 2016, 403.17 ppm febbraio 2015, un dato stranamente più alto a febbraio 2014 (da approfondirne i motivi) ma ormai è dal 2013 che la soglia di 400 ppm è definitivamente superata. Di questo passo, le 450 ppm indicate dall’Unione Europea e dalla decisione della cOP 16 di Cancun come obiettivo da non superare, saranno raggiunte e superate in 13-14 anni!

TabellaMedieMensili_FEBBRAIO2016

e’ dunque urgente, ad opinione di chi scrive, dare attuazione alle decisioni della Conferenza di Parigi, che ha l’obiettivo di limitar eil riscaldamento del pianeta entro 2°C rispetto all’era preindustriale facendo ogni sforzo per contenerlo entro 1.5°C. Questo è l’obiettivo di Parigi, ma le azioni, in termini di impegni di riduzione dei consumi energetici da fonti fossili, sono ampiamente insufficienti e la strada è ancora lunga.

Nel frattempo, quasi a lanciare un monito, due osservatori in due montagne molto distanti, ma entrambe stupende, lanciano un monito: Dalle 280 ppm dell’era preindustriale alle ormai 410 ppm di oggi, dalle Hawaii all’Appennino, da Mauna Loa al Monte Cimone, la CO2 è ai massimi storici in termini assoluti e in termini di aumento.

Andamento della CO2 a Mauna Loa, Hawaii, dal 1956 a oggi, fonte NOAA

Andamento della CO2 a Mauna Loa, Hawaii, dal 1956 a oggi, fonte NOAA

Andamento della CO2 a monte Cimone dal 1980 al 2015, fonte servizio Meteo AM

Andamento della CO2 a monte Cimone dal 1980 al 2015, fonte servizio Meteo AM