siccita_2007Il problema della siccità sulla nostra regione, che negli ultimi mesi ha trovato ampio spazio anche presso i mass-media locali (ed a ragion veduta), è purtroppo reale, figlio di un’anomalia pluviometrica negativa alquanto generalizzata che si trascina oramai da un anno.

Infatti la sequenza di mesi durante i quali le precipitazioni sono state inferiori alla norma climatologica è iniziata col mese di ottobre 2006 ed è tuttora in corso, eccezion fatta per il mese di marzo 2007 e soltanto localmente nei mesi di maggio e giugno, grazie alle precipitazioni convettive che per definizione sono solitamente circoscritte nello spazio e nel tempo benchè talora molto intense.

A questo aspetto va aggiunto come le temperature medie siano rimaste costantemente superiori alla norma (da segnalare il “non” inverno 2006-2007, primavera ed estate calde, se si esclude il mese di agosto), a parte una pausa nel mese di settembre 2007. Inoltre vanno annoverati, tra le anomalie climatiche che conducono alla stessa conclusione, i numerosi giorni con fohn appenninico occorsi tra maggio ed agosto e le secchissime giornate di luglio (valori di UR% talora inferiori al 10% nelle ore centrali del pomeriggio).

Tutti questi fattori (ma anche altri) hanno contribuito a determinare una situazione di forte siccità sulla totalità del nostro territorio, con scarsa o molto scarsa disponibilità idrica sia per scopi agricoli che civili, e con l’invaso di Ridracoli che versa in una condizione vicina ai minimi storici.

Prendendo come riferimento alcune località del ravennate, appaiono alcuni dati di sicuro interesse relativi al periodo ottobre 2006-settembre 2007:
Precipitazioni mensili (cumulate in mm):
Imola mm 404,2 (clima 774,0)
Faenza mm 473,2 (clima 759,4)
Lugo mm 461,6 (clima 814,6)
Alfonsine mm 424,8 (clima 693,7)
Ravenna mm 492,6 (clima 602,5)
Come si nota tutte le località prese come riferimento mostrano una piovosità, in questi 12 mesi, inferiore a 500 mm, i quali vengono solo sfiorati da Ravenna, che tuttavia annovera ben 107 mm occorsi in una sola giornata (31 agosto 2007).

Ne deriva che ad Imola la piovosità è scesa del 48% rispetto alla norma climatologica (trentennio 1961-1990); a Faenza del 38%; a Lugo del 44%; ad Alfonsine del 39%; a Ravenna del 18%.
Se si esclude la località di Ravenna, interessata dall’intenso evento giornaliero del 31 agosto per il quale l’anomalia negativa è più contenuta, per le altre località il deficit pluviometrico è piuttosto omogeneo e significativo, oscillando tra il 38 e 48% sul totale, vale a dire, semplificando ulteriormente, un ammanco compreso tra un terzo e la metà delle piogge normali.

Periodi siccitosi più o meno prolungati non rappresentano una novità sul nostro comparto, specialmente sul settore nordorientale della provincia di RA laddove ci si avvicina al comparto ferrarese e più precisamente sulla linea di costa e delta del Po, ove climatologicamente si registrano i minimi di piovosità regionale. Tuttavia il prolungamento della fase siccitosa fino a 12 mesi ed oltre non trova troppi precedenti, se non in ambito molto localizzato.

Eventi similari negli ultimi 40 anni li ritroviamo tra settembre 1970 ed ottobre 1971 (anomalie negative nelle stesse località oscillanti tra il 25 e 30%); tra gennaio e dicembre 1983 (anomalie pluviometriche negative tra il 30 ed il 40%); tra gennaio 1988 ed aprile 1999 (evento molto grave con anomalie pluviometriche negative comprese tra il 45 ed il 50%); tra dicembre 1991 e settembre 1992 (tra il 25 ed il 30% di anomalia pluviometrica negativa).

Altri episodi di siccità si sono avuti sul nostro comparto, ma in genere con durata decisamente inferiore a quelli sopra indicati.
Come si nota da questa brevissima e sommaria valutazione, che ha semplicemente carattere di curiosità statistico-storica, l’evento tuttora in corso si colloca subito dietro, sia come gravità che come durata, a quello del gennaio 1988-aprile 1989 presentando in ogni caso soglie percentuali di anomalia pluviometrica non lontanissime da quell’evento.

Arricolo di Pierluigi Randi