La neve nel clima di Sestola 1890-1930

a cura di Luca Lombroso, Meteorologo AMPRO

 

Fa grande notizia l’Appennino sepolto di neve, e si parla, spesso senza dati alla mano, di nevicata storica. Senz’altro, erano molti anni che non si vedeva tanta neve nel periodo natalizio in Appennino Tosco-Emiliano. E’ capitato altre volte invece, in anni recenti, di avere tanta neve in Appennino nei mesi del tardo inverno e inizio primavera.
Purtroppo, scarseggiano o sono lacunosi i dati storici di nevosità del nostro Appennino, dove non esistono stazioni meteorologiche centenarie come l’Osservatorio Geofisico di UNIMORE che vanta addirittura quasi due secoli di misure ininterrotte.
E’ curioso e deve far riflettere che le misure in passato esistevano, ed erano eseguite in modo rigoroso, annotando meticolosamente ogni giorno i dati. Una interessante pubblicazione storica, “La neve nel clima di Sestolaraccoglie dati della nota località appenninica nel periodo 1892 al 1930. Potrebbero esistere anche dati precedenti, o successivi, ma certo la serie si è interrotta per svariati motivi proprio nella moderna era del progresso e dell’abbondanza.
In quegli anni, le osservazioni erano raccolte quotidianamente dall’ Direttore ing.Pietro Videmari e dal custode sig. Oreste Burchi. Furono poi elaborati dal prof.Emilio Oddone e pubblicati sulle Memorie del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geofisica serie III volume V nel 1935.

A leggere questa pubblicazione e a consultarne i dati, si resta subito colpiti da come le nevicate in Appennino erano senz’altro molto più frequenti di oggi anche alle medie e basse quote. Nella “stagione fredda” da settembre a maggio, il totale di neve fresca variava molto, si dice, ma il minimo è già un valore che per oggi sarebbe notevole, 141,9 cm nell’inverno 1912/13, mentre il massimo è di ben 813,2 cm nell’inverno 1908/09.

L’altezza media di neve fresca cumulata (che è diversa dalla neve totale accumulata al suolo, dato purtroppo non rilevato), era di 339.1 cm.

I mesi mediamente più nevosi erano dicembre, 49,2 cm, gennaio con 88.2 cm e febbraio con 67.8 cm.

Il mese più nevoso fu gennaio 1915, con 308,6 cm, nevicò tutti i giorni dal 18 al 29 genanio, con un massimo giornaliero il giorno 19 di 68.3 cm!

In quel periodo ad esempio la neve era frequente già da ottobre, facendo la sua comparsa già in questo mese mediamente ogni 2-3 anni.

Nell’ottobre 1892 il giorno 21 si osservò in particolare una abbondante, di 52 cm in 24 ore! Ma la nevicata più precoce fu addirittura a settembre, il giorno 30 nel 1894, con 28.5 cm di neve fresca in 24 ore.

Per opposto, la neve era presente praticamente tutti gli anni ad aprile, nel 1903 in particolare si assommano 90,5 cm di nevicate, di cui 29.5 cm il giorno 8 e 36 cm il 17.
Ma la neve era piuttosto frequente anche a maggio, specie fino al 1910 compariva quasi tutti gli anni, poi si fa più rara. In questo mese che per noi ormai spesso è quasi estivo, colpiscono le nevicate del 2-3 maggio, 1909, in cui caddero rispettivamente 35.1 e 22.3 cm, per un totale di 57. 4 cm.

Chiaro dunque come autunno e primavera erano più fredde e nevose di oggi. Altrettanto chiaro come  la neve, che oggi fa notizia non solo in pianura ma perfino in montagna a dimostrazione del cambiamento del clima e della società, era un fenomeno comune e che gli anni avari di neve erano anni che oggi sarebbero considerati nevosi.

In media, c’erano 36 giorni nevosi all’anno a 1000 m di quota, con un massimo di 63 giorni nell’inverno 1916/17 e minimo di 22 giorni nel 1926/27. Sestola era considerata, allora, una delle località più nevose dell’Appennino.

E’ un peccato che serie come questa, allora ritenuta, dice il fascicolo, una delle più complete e dettagliate, si siano interrotte col tempo. Anche un periodo relativamente breve come questo però è utile per capire come le grandi nevicate che oggi tanto ci colpiscono allora erano la norma e non l’eccezione.

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Sestola (MO): andamento del totale di neve fresca in 24 cumulato nella stagione fredda dal 1891/92 al 1929/30 e del numero di giorni con neve

 

 

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