Prendendo spunto da numerose richieste pervenute circa spiegazioni sulla”temperatura di rugiada”, abbiamo pensato di dedicare una puntata sul processo di formazione di questi tre fenomeni.

186_SerenonotteAl risveglio mattutino c’è sempre curiosità aprendo la finestra o la porta di casa di vedere che tempo fa: una scrutatina al cielo e successivamente per terra. Tra i possibili scenari che possiamo trovare c’è la possibilità di imbattersi in uno, talvolta due, di questi fenomeni. Ma come si generano? Diciamo che il procedimento è il medesimo ed oggi cerchiamo di descriverlo,

Dobbiamo, tanto per cominciare, sapere che l’aria, in misura minore o maggiore, contiene sempre una percentuale di vapore acqueo. La condensazione di questo vapore acqueo in microgoccioline d’acqua, o in nubi ha bisogno di alcune condizioni. In effetti la temperatura dell’aria è fondamentale per questo processo infatti la saturazione avviene più facilmente quanto più è bassa la temperatura e per contro più difficilmente con l’aumentare di essa .

Va detto ioltre che se la percentuale di vapore acqueo contenuta nell’aria è maggiore (ovvero l’aria è umida) comunque è più facile che il fenomeno della condensazione avvenga in quanto è necessario un raffreddamento minore. Se l’aria invece è molto secca sarà particolarmente difficile che possa accadere infatti sono necessari raffreddamenti molto ma molto consistenti. Il raffreddamento però come deve avvenire? Con la stabilità atmosferica, non ci devono essere “traumi” particolari che potrebbero mandare a monte il tutto.

187_NebbiaRugiadaEcco perciò che le condizioni classiche sono la presenza di aria umida, (se poi recentemente è piovuto, meglio ancora), assenza di vento e cielo sereno, che permette un raffreddamento notturno maggiore. A questo punto la saturazione dell’aria con la conseguente condensazione in tante piccolissime goccioline d’acqua è cosa assai possibile.

Se la condensazione avviene in uno strato spesso qualche decina di centimetri, massimo mezzo metro ecco la rugiada, se invece questo processo avviene in misura molto superiore, tipo decine e decine di metri ecco apparire la nebbia. Se il tutto avviene poi con temperature sotto lo zero avremo a che fare con la brina.

Marco Muratori