Gli effetti della siccità: la diga di Ridracoli ha sete e le Foreste Casentinesi sono un tappeto giallo

La Diga di Ridracoli sempre piu’ giu’, volume dell’invaso appena al 22% | Le foto

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Giu’, sempre piu’ giu’. La grande diga romagnola piange, ha sempre piu’ sete e dal cielo e dalle montagne non arriva una goccia d’acqua. Il suo volume, al 2 Novembre, è sceso a 7,46 milioni di metri cubi, pari al 22% delle sue capacità. Ogni giorno il suo livello scende di circa 10 centimetri e continuerà così almeno fino al 5 Novembre. La situazione deriva da un’estate caldissima e molto secca seguita da un inizio d’diga09autunno meteorologico drammatico dal punto di vista precipitativo: è piovuto a Settembre in pianura, poco in Appennino, mentre ad Ottobre si è visto ben poco. La situazione è tra le peggiori di sempre ma non è record: se ora il volume dell’invaso ha raggiunto il 22% nel 1994 era sceso addirittura sotto il 15% con 4,8 milioni di metri cubi di acqua mentre nel 2011 erano 5,2 milioni.

Annate da cancellare anche quelle del 2003, 2007, 2012 ed appunto 2017. Sempre meno le spettacolari tracimazioni, in passato erano due all’anno, mentre ora sono un fenomeno sempre più raro.

Finalmente si vede un cambiamento delle condizioni meteo: da domenica 5 Novembre sembra arrivare uan serie di possibilità piovose anche per queste zone. Servirà tanta, tantissima pioggia però per vedere un miglioramento. Il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè, ha spiegato che con 50 millimetri di pioggia il volume di alzerebbe di circa mezzo milione di metri cubi, mentre con 100 millimetri di due milioni e mezzo e con 150 millimetri di 4 milioni.

I dati in tempo reale della Diga li trovate sul sito http://www.ridracoli.it/.

Ringraziamo per le foto Angela Ferranti.

 

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