Le stagioni meteorologiche non coincidono con quelle astronomiche. Parliamo della differenza della data di inizio e vediamo di capirne le ragioni.
Ognuno di noi avrà avuto modo prima o dopo, ascoltando un bollettino meteorologico di sentire annunciare da chi parla dell’inizio della tal stagione meteorologica. Ad esempio, poniamo inizi l’autunno meteorologico. Guardiamo il calendario e ci accorgiamo che é il primo di settembre, mentre la nuova stagione da un punto di vista astronomico, lo sappiamo, non inizia che il 23. Si tratta di una clamorosa gaffe? No: quanto appena udito corrisponde alla assoluta realtà in quanto le stagioni meteorologiche non seguono il calendario astronomico.
In effetti la differenza si concretizza con un “anticipo” al primo giorno del mese dell’effettivo verificarsi del solstizio o equinozio. Ma tutto questo ha un motivo: solo osservando le caratteristiche peculiari del tempo è stato necessario fare ciò.
Poniamo questo semplice esempio. Normalmente fa più caldo il 15 giugno o il 15 settembre? La risposta la troviamo nel grafico allegato e noteremo che è il 15 giugno. E’ giusto dunque considerare ancora primavera un periodo dell’anno con temperature ormai da spiaggia a vantaggio di un periodo dell’anno dove, soprattutto se si sono verificati i primi temporali di rottura ormai l’aria risulta rinfrescata?
Lo stesso discorso potremmo farlo in inverno accostando le temperature medie del 15 dicembre con quelle del 15 marzo. Questo comunque non è altro che un aspetto delle caratteristiche più complesse del tempo. Infatti le posizioni tipiche, o comunque quelle che dovrebbero essere le posizioni tipiche delle Alte e Basse Pressioni e il conseguente tipo di tempo che ne deriva, risultano seguire proprio questa regola.
Per intenderci meglio, ogni stagione al di la delle temperature è caratterizzata anche da uno schema di circolazioni tipico: l’estate con il famosissimo anticiclone delle Azzorre, la primavera e l’autunno con il prevalere delle piovose perturbazioni atlantiche e l’inverno con un certo dominio degli anticicloni continentali. E tutto questo comincia ad avvenire o comunque si notano i segni del cambiamento di norma due o tre settimane prima dell’avvento della stagione astronomica.
Anche se possono accadere delle eccezioni e il tempo talvolta sembra volere smentire questa tesi in quanto può succedere, soprattutto all’inizio della nuova stagione che domini ancora la vecchia circolazione, vi assicuriamo che osservando la climatologia media del passato, vale quanto detto oggi.
Marco Luca Muratori