Così, per chi ha qualche capello bianco in testa, cantavano gli Imagination negli anni ’80, uno quei gruppetti easy-listening ben presto tornato nell’anonimato dopo un paio di hit azzeccate.

Ma il brano, benché vetusto, è quantomai indicato per dare un giusto connotato climatologico a questo giugno 2016. Infatti dopo le prime due decadi assai instabili (ma non fredde a dispetto della percezione comune), sono bastati un paio di giorni di alta pressione “di quella buona” per far salire le temperature su valori che sarebbero alti anche per il periodo di piena estate, e molto probabilmente la terza decade di giugno contribuirà a determinare l’ennesimo mese di una lunghissima serie, che sembra non aver termine, con anomalia termica positiva (temperatura media). Anche la quota dello zero termico si è regolata di conseguenza, schizzando in men che non si dica oltre i 4000 m. Un mese di giugno “fresco” è rimasto pertanto solo una illusione.

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Certamente è accaduto di peggio nelle estati del nuovo millennio, ma il contesto climatico attuale è tale che non bastano neppure due settimane assai instabili per condurre ad un mese estivo “fresco”.

E allora dedichiamoci a questo week-end di fine giugno, ma attenzione a qualche temporale in agguato; a tale proposito:

Online il bollettino Appennino