L’attuale e molto mite prima decade di novembre 2015, che sta portando temperature di stampo primaverile ed assenza di piogge su tutta la regione (ricordiamo che per molte aree dell’Emilia-Romagna novembre è il mese più piovoso dell’anno), si è dotata di un nuovo e non molto gradevole primato.

Infatti se nei bassi strati, grazie al fenomeno dell’inversione termica che interessa il comparto pianeggiante), i valori termici possono essere considerati primaverili, in libera atmosfera, al di sopra del limite dell’inversione, è praticamente estate, con temperature altissime anche di notte.

Non a caso la scorsa notte è stato superato il record di freezing level (quota dello zero termico) più elevato, dal 1989, per il mese di novembre. In base al radiosondaggio ore 00z di S.P. Capofiume il livello dello zero termico si è collocato alla quota 4234 m, superando il precedente limite di 4216 m stabilito il 17 novembre 2009, peraltro appartenente ad una circostanza piuttosto recente.

Resiste ancora il record di temperatura sul piano isobarico di 850 hPa del 3 novembre 2004 (16.8°C), ma per un soffio, essendo stati registrati la scorsa notte (10 novembre) 16.4°C.
Occorre precisare che un valore di 16.4°C in libera atmosfera a circa 1500-1600 m di quota sarebbe alquanto elevato anche nel periodo estivo, dal momento che la media dei valori nel trimestre giugno-agosto, riferita al periodo 1989-2014, è di 14.4°C (sempre in base ai radiosondaggi di S.P. Capofiume), con le estati più calde (2003 e 2012) che ebbero valori medi di 16.9°C e 16.7°C.
Dunque, se saliamo sopra lo strato inversionale, peraltro non esattamente solido, è estate piena.

Nell’immagine che segue è riportato il grafico del freezing level relativo all’attuale mese di novembre, sempre in base ai rilevamenti del radiosondaggio ARPA-SIMC di San Pietro Capofiume (BO):

 

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Livello dello zero termico 1-10 novembre 2015 da radiosondaggio S. P. Capofiume. Fonte: www.meteonerwork.it

Da notare come la quota dello zero termico, da inizio mese, non è mai scesa sotto i 3000 m sul livello del mare, quanto l’altezza media del suddetto parametro dovrebbe collocarsi (media 1988-2014, quindi non un periodo esattamente fresco) intorno a 2600 m. Il picco di altezza è stato raggiunto proprio nella notte del 10 novembre con ben 4234 m, ovvero ben 1700 m circa rispetto al valore climatologico.

Sebbene non siano stati superati dei record di temperatura, anche i valori rilevati sul piano isobarico di 850 hPa (in questo circa 1500-1600 m di quota), sono estremamente elevati, come indicato dal grafico seguente:

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Temperatura in °C piano isobarico di 850 hPa 1-10 novembre 2015 da radiosondaggio S. P. Capofiume. Fonte: www.meteonerwork.it

In esso si nota come nella notte del 10 novembre sia stato toccato un picco di 16.4°C molto vicino al record del 3 novembre 2004 di 16.8°C. Tuttavia un dato di assoluto rilievo è relativo alla media di tali valori nella prima decade del mese di novembre 2015, con ben 9.8°C, contro una media storica (1988-2014) di 5.5°C, ovvero una anomalia superiore ai 4°C, la quale appare ancora più eclatante se consideriamo che nei primi due giorni del mese i valori furono leggermente inferiori alla stessa norma climatologica.

Insomma se nei bassi strati è attualmente primavera, basta salire di un migliaio di metri e ci troviamo in piena estate. Con buona pace delle “meteobufale” da web che soltanto meno di un mese fa annunciavano fantomatiche ondate di freddo in novembre (il gruppo era assai folto).

P. Randi