Spesso e volentieri si pensa che per lo meno nella nostra Regione il clima sia più o meno uguale o molto simile. Invece scopriamo che non è necessario andare a Tarvisio o a Catania per scoprire differenze anche relativamente marcate: l’Emilia Romagna ne è una classica dimostrazione

Foto Lou Casanova, Bondeno

Foto Lou Casanova, Bondeno

In questi articoli climatologici troviamo due sezioni generiche: una per la Romagna e una per l’Emilia, ma come avrete notato sono presenti anche altri articoli che entrano ancor più nel dettaglio provincia per provincia.

Come detto in questo articolo si parla dell’Emilia. Come la cugina Romagna anche l’Emilia geograficamente si presenta in un modo abbastanza simile, con la catena appenninica nella sua parte meridionale, che corre da nord ovest verso sud est e una fascia di pianura che degrada verso nord fino al Po e verso il Mare Adriatico per quanto riguarda la Provincia di Ferrara.

L’ Appennino emiliano è il più freddo, a pari altitudine dell’intera catena appenninica e questo appare abbastanza chiaro in quanto, se eccettuiamo il settore ligure, comunque troppo basso e vicino al mare, occupa la parte più settentrionale di tutta la catena. Sulle zone del crinale bolognese, modenese e reggiano la neve permane al suolo almeno 6 / 7 mesi. Risente dell’effetto favonico in modo deciso, quando le correnti si dispongono da sud ovest, mentre l’effetto stau prodotto dai venti nord orientali, pur presente, non si manifesta così chiaramente come nelle montagne romagnole e questa influenza cala ulteriormente man mano che si procede verso ovest.

27110-500x333I settori di pianura da suddividere sono essenzialmente quattro, anche se si dovrebbe sottodividere ulteriormente le zone, ma questo lo faremo meglio in sede di descrizione climatica delle varie province. Partendo da est, troviamo la parte orientale della pianura bolognese. Essa, unitamente alla stretta fascia occidentale della pianura romagnola, gode di un clima diverso dal resto delle zone pianeggianti e spesso è un mix tra la classica pianura emiliana e romagnola con caratteristiche talvolta di una zona e talvolta dell’altra.

Il bolognese centro occidentale, il modenese, il reggiano e il parmense orientale rappresentano la fascia pianeggiante climatologicamente più vasta, con temperature alte in estate, spesso e volentieri esaltate nella sua scarsa sopportabilità dall’elevato tasso di umidità, di tanto in tanto possono manifestarsi temporali anche piuttosto forti allorquando masse di aria più fresca entrano in contatto con quelle calde pre-esistenti ma l’effetto di refrigerio che apportano successivamente generalmente non persiste per molti giorni causa il soleggiamento forte peraltro e la maggiore distanza dal mare rispetto alle altre zone descritte.

In inverno, quando soffiano i venti nord orientali possono essere marginalmente interessate da stau il bolognese e il modenese. Assai spesso compare il favonio appenninico quando i venti che precedono le perturbazioni atlantiche provengono da sud ovest e mentre nel resto del nord Italia si verificano piogge estese, in questa zona il cielo si presenta variamente nuvoloso con irregolari spazi di sereno alternati a banchi di nubi talvolta alte, talvolta più grigie ma con scarsissimi e temporanei fenomeni. Le nebbie, nei periodi di prolungata stabilità atmosferica tendono ad interessare col passare dei giorni un po’ tutta la zona, anche se le zone più basse e vicine al Po sono quelle che risentono per prime e maggiormente del fenomeno.

neve1Il parmense occidentale, ma soprattutto il piacentino presentano invece caratteristiche più tipiche del classico clima padano. Tornando all’esempio del vento da sud ovest, su questa zona è molto più difficile che vada a verificarsi il favonio e dunque le piogge appaiono molto più probabili. Assai più probabili anche se in diminuzione rispetto al passato causa il riscaldamento globale, le nevicate da cuscinetto in quanto, non manifestandosi quasi mai il favonio appenninico, è chiaro che il cuscino di aria fredda si mantiene più a lungo. Simile invece al resto delle zone pianeggianti il resto della fenomenologia.

Il Ferrarese infine presenta caratteristiche climatologiche molto più simili alla provincia di Ravenna con meno precipitazioni e temperature più elevate se eccettuiamo però la fascia costiera, con temperature ovviamente mitigate dalla presenza del mare e dunque inverno più mite, estate relativamente più fresca e brezze lungo le coste.

Marco Muratori