Il caldo e le previsioni a medio termine  

Il caldo che arriva: come districarsi e approfondimento fra #meteobufale, meteorologia emotiva e #labuona meteo: quanto sono usabili e affidabili le previsioni?

Caldo estremo, caldo intenso o caldo normale? O addirittura fresco? In questi giorni abbiamo assistito a quello che chiamo la “meteorologia emotiva”. I modelli sono uno strumento utile, mai perfetto ma indispensabili per la previsione e provvidenziali per la pianificazione di molte attività economiche e ludiche nonché per la protezione civile.

Ma un modello è uno strumento che per usarlo va conosciuto. E non ha senso rincorrere le differenze di run in run e fra modello e modello, cambiando continuamente la previsione o passando da entusiasmo a isteria a seconda di chi vuole il caldo o il freddo.

Avevamo detto qui che la fase calda era praticamente scontata, e così ormai è chiaro dai run più recenti che sarà, nonostante qualche “ripensamento”, come qualcuno dice e scrive qua e là. I modelli non ripensano, ma ricalcolano. Nell’ormai lontano 1992 seguii un interessante corso all’ECMWF, dove ci spiegarono, in sintesi, quanto segue e che ancora oggi è di fatto, con qualche miglioramento grazie ai progressi della ricerca e dell’informatica, valido:


Schermata 2015-06-26 alle 13.54.38Previsioni a breve termine: Fino a 48 ore (2 giorni): attendibilità 85-99 %, con maggior dettaglio con modelli ad area limitata (LAM); i centri d’azione (cicloni e anticicloni) sono generalmente ben previsti, con qualche spostamento spazio-temporale in genere limitato (ma determinante per la pianura padana!!). Insomma, si può prevedere bene se ci sarà maltempo o, nel caso di caldo, quantificarne l’entità.   

Previsioni a medio termine vicino: Da 48 a 120 ore (da 3 a 5 giorni: attendibilità 75-85%, sono   individuati i centri d’azione (ciclone, anticiclone) ma con alcune incertezze nell’evoluzione spazio-temporale; per esempio si prevede la formazione di una depressione mediterranea, ma non la posizione esatta del minimo. Più precisa, a causa fra l’altro della loro dimensione, la previsione dei grandi anticicloni; poco importante se il massimo dell’anticiclone africano, ad esempio, sarà su Spagna o su Sardegna, il caldo ci sarà comunque!. La previsione in questo range è “usabile”, ma va usata “fresca”, ogni giorno quella nuova. Il maltempo per esempio manca di dettaglio, nel caso del caldo difficilmente si sfugge alla calura, solo da stabilire quanto sarà. Più complicata per varie ragioni la previsioni del freddo e relative irruzioni, ma ne riparleremo il prossimo inverno.

Previsioni a medio termine: Da 120 a 168 ore (da 5 a 7 giorni): attendibilità 60-75%, sono individuati i grandi cambiamenti di circolazione ma non vi è sufficiente dettaglio nella previsione dell’evoluzione dei centri di azione. Più che di previsione si tratta di linee di tendenza, talvolta estendibili anche per qualche giorno in più ma con cautela e rispettando le “precauzioni” e “controindicazioni” per l’uso. Si possono insomma delineare le irruzioni fredde o le ondate di caldo, ma non i dettagli. E per varie ragioni che non sto qua ad elencare, le tendenze sono più precise e possono estendersi più a lungo per le fasi calde rispetto alle irruzioni di aria fredda, con sommo dispiacere dei “freddofili”.

Previsioni a medio termine lontano (da 8 a 15 giorni): queste mappe esistono, sono “calcolabili”, ma poco “usabili”, siamo insomma nel range delle #meteobufale

Ricordo, senza addentrarmi oltre, che gli errori dei modelli sono dovuti a vari fattori: errori e incertezza di misura, approssimazione dei calcoli sia per ridurre il tempo di calcolo che per alcuni processi non ben noti, mancanza di misure su alcune zone (oceani, deserti, poli), natura caotica dell’atmosfera (una farfalla batte le ali in Tibet e scatena un tornado in Emilia) ecc.

previsione delle temperature (meteogramma) su Bologna, cortesia www.meteocenter.com )

previsione delle temperature (meteogramma) su Bologna, cortesia www.meteocenter.com )

Dunque, ora appare ormai chiaro e confermato che prende il via un periodo caldo. Dapprima (previsioni a breve termine, 2-3 giorni) nel fine settimana con caldo normalmente estivo e temperature massime in regione ER sui 30-32°C e notti sopportabili. Poi, verso inizio e metà settimana (medio termine vicino, 3-5 giorni) in parte anomalo, sui 33-35°C nelle massime, con notti che inizieranno a divenire “tropicali” (Tmin oltre i 20°C) in molte zone. Forse, da confermare, (medio termine, 5-7 giorni) con caldo più intenso dopo la metà della settimana, ma ne riparleremo.

 Dunque, arriva l’estate? No, non “arriva l’estate”, perché è già arrivata come stagione meteo il 1° giugno, come prima ondata di caldo nel corso della stessa prima decade, come estate astronomica il 21 giugno alle 18:38 e comunque a parte 2-3 giorni l’intero mese ha registrato temperature quasi sempre sopra la media climatica di riferimento.

Farà caldo, ma non dite “d’estate ha sempre fatto caldo”, perché il caldo di questi ultimi anni, come già abbiamo parlato, eccede quello a cui erano abituati uomini, animali, piante e infrastutture. E Spagna, ma anche Francia, parte del Regno Unito fin quasi alla Scozia, europa centrale prenderanno un’indata di caldo molto intensa che per ora per foruna non ci prende in pieno. PEr ora, perché se guardassimo al range #meteobufale vi è il rischio possibile intensificarsi della calura, ma prendetela così, come chiacchera da Milli-bar (il bar dei meteorologi).

 Buon caldo, ricordatevi di bere poco, mangiare pesante, uscire nelle ore più calde a fare footing, ma non esagerate coi consumoni condizionatori e preferite i meno energivori ventilatori!

 

situazione caldo in Europa (via Meteoearth)

situazione caldo in Europa (via Meteoearth)