Grazie 3° Festival della Meteorologia di Rovereto
Grazie 3° Festival della Meteorologia. Grazie delle tante emozioni che riservi ogni volta a me, alla nostra associazione, agli esperti del settore, a tutti. Grazie della malinconia che ci lasci al termine di questa kermesse che significa quindi che l’obiettivo che persegui da 3 anni è stato centrato, quello della diffusione della buona meteorologia. Grazie per le nuove amicizie, costruite sui social ma incontrate e rafforzate al Festival.
Grazie Festival perchè l’associazione Emilia Romagna Meteo ha partecipato felice a questa edizione ed è cresciuta come ogni anno. Ringraziamo il Professor Dino Zardi, docente dell’Università di Trento, patron della manifestazione che ha dato il via Venerdì 17 Novembre alla terza edizione dal titolo “Meteorologia: tra scienza e tecnologia” . Un grazie anche a tutto lo staff, ragazzi sempre pronti ad aiutarti e gentilissimi. Conferenze, laboratori, tavole rotonde, formazione per le scuole, concerti e mostre per poi terminare con una sessione dedicata all’offerta formativa nell’ambito della meteorologia presenti negli atenei italiani.
Sul palco della sala conferenze del Polo Tecnologico Trentino Sviluppo si sono succeduti Venerdì 17 Silvio Cau, rappresentante permanente dell’Italia alla WMO (Organizzazione Meteorologica Mondiale), poi Piera Levi-Montalcini, presidentessa dell’associazione “Rita Levi-Montalcini”, quindi Francesca Marcucci (Aeronautica Militare), Giuseppe Frustaci (Osservatorio Meteo Duomo Milano), Renata Pelosini (Arpa Piemonte), Erik Andersson vice preseidente del dipartimento delle Previsioni, Centro Europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), Andrea Piazza (Meteo Trentino), Martino Fantato (VAISALA) e Giorgio Rambado (ANP). La giornata è stata chiusa con l’intervento, presso la sala conferenza MART, di Luca Mercalli (Società Meteorologica Italiana).
La giornata di sabato, invece, ha visto gli interventi di Simona Bordoni (CIT – Pasadena), Elisa Palazzi (CNR-ISAC), Ilaria Pertot (C3A), Franco Desiato (ISPRA), Pamela Ragazzi (Climate KIC Italy). Alle ore 15, infine, ha visto la grande “Tavola Rotonda” moderata da Luca Calzolari de il giornale della protezione civile, il tema è stato “Comunicare la meteorologia nei media, su internet, nella scuola e nella società: opportunità e rischi”.
Durante il dibattito ogni protagonista ha inidviduato una o due parole sconsigliate, quindi da evitare, nella meteorologia: “bomba d’acqua, scarica barile, superficialità, caronte, allarme” alcune delle parole da evitare. La sessione ha visto protagonisti: Guido Caroselli, Andrea Giuliacci, Daniele Mocio, Carlo Cacciamani, Paolo Corazzon, Andrea Berti, Marco Ferrazzoli, Giovanni Leazza, Mario Rusconi e Alberto Trenti.
Nella giornata di sabato tutti gli appassionati sono stati entusiasmati sia dei personaggi elencati sopra ma anche del Col. Mario Giuliacci di Meteo Giuliacci che ha fatto visita a sorpresa al festival: ha ricevuto un vero e proprio bagno di folla tra foto e saluti, così come il tenente Colonnello Daniele Mocio dell’aeronautica militare.
La terza giornata del festivalmeteorologia ha visto tutti gli atenei italiani che propongono un offerta formativa nel campo delle scienze dell’atmosfera e della meteorologia esporre i propri piani di studio con i relativi insegnamenti ed il professor Dino Zardi ha annunciato l’istituzione del corso di laurea magistrale in “Environmental Meteorology”, in sinergia tra l’università di Trento e quella di Innsbruck. Tale corso di laurea sarà completamente in lingua inglese, e le lezioni saranno divise tra le sedi di Trento ed Innsbruck. La tesi di laurea inoltre, occuperà l’intero quarto semestre ed avrà il peso di 30 CFU.
Noi, come Emilia Romagna Meteo, siamo già pronti per la 4° edizione del Festival in cui noi, come tutte le altre belle associazioni, crediamo e speriamo di essere sempre piu’ importanti ed al centro dell’evento e perchè no, con una bella tavola rotonda insieme ai grandi nomi della meteorologia italiana, è un’idea, un consiglio, una speranza. Ci piacerebbe molto essere ancora piu’ al centro del Festival, noi che andiamo avanti con tanta passione ed ammirazione verso i “grandi”, solo insieme tra grandi e piccoli e la passione per la meteorologia si puo’ cambiare qualcosa, sperando in una sempre piu’ partecipazione del pubblico, l’utente finale a cui vogliamo arrivare insegnado la buona meteorologia. Grazie ed arrivederci Festival.
Andrea Raggini