WMO Day 2016: più caldo, più secco, più piovoso: affrontare il futuro
“Più caldo, più secco, più piovoso: affrontare il futuro“, questo il tema della 65° giornata Meteorologica Mondiale che si celebra oggi, 23 marzo 2016. In questo giorno, nel 1951, le Nazioni Unite istituirono, infatti, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, agenzia tecnica dell’ONU col compito di coordinare e promuovere le attività e la cooperazione internazionale nella meteorologia e idrologia.
Meteorologia che non ha confini, tanto che anche negli anni della guerra fredda e le tante, troppe guerre che si sono succedute negli ultimi decenni praticamente tutte le nazioni del mondo si sono scambiate i dati meteorologici liberamente e gratuitamente. E’ in quest’ottica che Emilia Romagna Meteo ha promosso la propria rete di osservazioni, amatoriale e volontaria, non alternativa ma integrativa delle reti di osservazione regionali, nazionali e internazionali, cos’ da costituire una ulteriore fonte di informazione e di resilienza per l’osservazione e previsione meteorologica specie durante gli eventi estremi che, anche favoriti dai cambiamenti climatici, hanno colpito a ripetizione, negli ultimi anni, la nostra regione.
Quanto mai di attualità il tema del 2016 dunque, nel sito del WMO si trovano immagini, materiale e notizie al riguardo con alcuni esempi di episodi che hanno colpito varie zone del mondo, soprattutto, ma non solo, nei paesi in via di sviluppo. Caldo, secco, pioggia, ma anche il futuro riguardano anche il nostro territorio, ecco qualche esempio ripassando alcuni articoli di Emilia Romagna Meteo:
Più caldo: emblematico l’andamento in regione dell’ultimo anno, il 2015, e dell’inverno, col caldo assurdo perfino nell’Artico, con i pesanti impatti sul turismo invernale.
più secco: anche qua riprendiamo l’andamento dell’ultimo inverno, straordinariamente mite nella sua prima parte, come conferma Arpa EMilia Romagna, Una conseguenza dell’inverno anticiclonico è anche lo smog, che ha visto Modena superare, per alcuni giorni, il triste primato di Pechino.
Più piovoso: nessuno può dimenticare l’alluvione di Modena del gennaio 2014, o quella della Romagna del febbraio 2015 affiancata dalla grande nevicata in Emilia, o ancora Piacenza a Settembre 2015, quindi Parma in ottobre 2014, oltre ai numerosi temporali e nubifragi.
Affrontare il futuro:. la conferenza di Parigi ha stabilito un limite massimo come obiettivo a lungo termine, di contenere il riscaldamento globale entro i 2°C rispetto all’era preindustriale. Con azioni però insufficienti, chiedendo quindi azioni aggiuntive ai livelli subnazionali. La Regione Emilia Romagna ha aderito a UNDE2MOU, una road map di decarbonizzazione molto ambiziosa, ridurre dell’80-85% le emissioni serra entro il 2050. Va affrontata, senza indugio. La parola chiave per il futuro è resilienza, e tante sono le iniziative di transizione in regione, a Monteveglio, la prima in Italia, si sono via via agigunte molte altre