E’ un Luglio caldo, anzi caldissimo. E se tralasciamo circa 5/6 giorni della terza decade di Giugno, anche il mese che ha aperto l’Estate è stato decisamente caldo, e poi anche Maggio ecc… Oltre alla nostra terra, alle nostre città, alle nostre case, a scaldarsi c’è anche il Mare.
Grazie all’alta pressione che ci tiene compagnia ormai da fine Giugno, l’azione di riscaldamento delle acque ad opera del Sole è particolarmente efficace, unita poi all’assenza di ventilazione . Il normale rimescolamento tra gli strati d’acqua superficiali e quelli inferiori quindi manca da quasi un mese ormai. Per queste cause il mare superficialmente si sta scaldando moltissimo.
Secondo i dati di Piergiorgio Cappelli, che misura la temperatura dell’acqua da decenni, a circa 500 metri dalla costa ed a 15 cm dal pelo acqua, il 15 Luglio scorso la temperatura era di +27.5°C. Negli ultimi 3 giorni, invece, Piergiorgio è arrivo alla soglia di ben +29°C e questa mattina ha registrato l’incredibile valore di +30°C!
Ma ci sono stati anni in cui il mare era più caldo? Innanzitutto quasi tutti gli anni si raggiungono punte di +28°C, quindi cifre del genere si sono già registrate, ma la temperatura più alta che Piergiorgio Cappelli aveva registrato era quella del 8 Agosto 1992 con ben +29. In questi 3 giorni, quindi, il Record è stato superato. E nei prossimi giorni continuerà a salire…
Siamo quindi di fronte a valori Record, quello si, e non c’è nulla da dire se non preoccuparsi del mare che ogni anno presenta spesso temperature più alte, ma da qui ad annunciare alluvioni devastanti in autunno, tornado, cicloni e via di seguito ce ne vuole.
Ecco cosa ha scritto pochi giorni fa il Meteorologo Andrea Corigliano:
“Ma non è scontato, a questo punto, sapere come potrebbe dissiparsi questa quantità di energia, all’arrivo della stagione autunnale: è vero che acque più calde forniscono un maggior contenuto di vapore acqueo in atmosfera che, se è a sua volta più calda del normale, è capace di incamerarne di più, ma al momento questo discorso va inteso in termini di “potenzialità”. Vale a dire che lo stato della superficie marina è ora messo nelle condizioni di incamerare calore che potrebbe essere restituito all’atmosfera nella stagione autunnale, ma i fattori che concorreranno a rendere più o meno massiccio questo processo non sono pochi. La natura del riscaldamento delle nostre acque è di tipo pellicolare (vale a dire che si riscaldano molto gli strati superiori, mentre quelli inferiori si riscaldano di meno): questo significa che, in caso di mareggiate, il rimescolamento verticale delle acque è capace di dissipare questo contenuto di energia, raffreddando così gli strati superficiali. Bisognerà quindi arrivare a settembre-ottobre per avere un’idea più chiara dell’entità di queste potenzialità e cioè di quanto si sarà effettivamente riscaldato il Mediterraneo: prevedere adesso alluvioni autunnali solo perché il mare è a 29 °C non mi sembra un approccio serio al problema. Anche perché è la dinamica atmosferica ad impostare, eventualmente, la genesi degli eventi.”
Quindi il mare potrebbe si determinare piogge di tipo alluvionale, come poi accade ogni autunno ormai, ma non si può ora fare allarmismi per questo. Basterebbero un paio di mareggiare per rimescolare le acque e quindi abbassare questi valori. Quindi parlare ora di tragedie è inutile. Questo NON VUOLE DIRE che il mare caldissimo è un bene, questo no, assolutamente.
Ma cosa comporta un mare molto caldo? E’ molto semplice: ogni elemento perturbato che entra nel Mediterraneo subisce un’autentica iniezione di energia dal basso. In pratica il calore in eccesso aumenta la forza dei corpi nuvolosi che diventano potenziamente pericolosi per la nostra Penisola.
Quindi il PERICOLO C’E’ ma trovo fuori luogo lanciare allarmi giornalieri sul web, sarebbe meglio spiegare alla gente, come stiamo facendo ora, il perchè il troppo caldo fa male. Spesso gli eventi più devastanti sulla nostra costa, per esempio, sono avvenuti con un mare decisamente più freddo (per esempio l’alluvione di Rimini del Giugno 2013), quindi il mare non è tutto per creare un fenomeno estremo. Aiuta molto ma non è tutto!
Bisognerebbe preoccuparsi anche del riscaldamento del terreno e dell’energia qui contenuta alle alte quote, dell’umidità. Il prossimo peggioramento potrebbe vedere intensi temporali con grandine, ma di questo ne riparleremo.
Sapete quale sarebbe l’unica cosa da fare adesso? Iniziare a pulire fossi, canali, fiumi ecc per eventuali eventi intensi in autunno… Adesso c’è tempo, ma come sempre ci si penserà a fatti avvenuti.
In alto a destra potete vedere i dati aggiornati proprio ad oggi della Boa di Cesenatico dell’Arpa. La boa è collocata a circa 8 km al largo di Cesenatico su un fondale di 10 m di profondità in una zona interdetta alla navigazione, all’attracco ed alla pesca. Il sistema ricevente a terra è situato presso la struttura oceanografica Daphne a Cesenatico. I dati vengono acquisiti ogni 30′ ed archiviati nel Dbase meteo-marino del Servizio IdroMeteoClima. La temperatura registrata è di ben +28.5°C.
A fianco abbiamo la tabella fatta da Andrea Corigliano nel quale ha riportato l’aumento della temperatura del mare degli ultimi 5 giorni. Proprio il bacino dell’Adriatico settentrionale è quello che si è scaldato di più, ben 2.5 Gradi, compresa l’energia accumulata.
Ovviamente sia con +28°C che con +26°C e +27°C, di temperatura del mare, c’è rischio di fenomeni intensi. Arrivati a +30°C c’è da preoccuparsi, ma non si può, lo ripeto, fare allerte inappropriate sul web e gareggiare su chi annuncia più disastri.
Ah, per ultimo, NON ABBOCCARE a chi afferma che arrivano alghe killer, per favore…