Downburst e Tornado a Milano Marittima, gravissimi danni

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Se nella giornata di martedì 9 Luglio i temporali intensi che hanno colpito l’Emilia Romagna erano spesso accompagnati da grandine, in alcuni casi con chicchi di dimensione eccezionale, nella prima mattinata di mercoledì 10 Luglio gli ultimi fenomeni temporaleschi sono stati accompagnati da intense raffiche di vento. La località piu’ colpita è stata certamente Milano Marittima dove, incredibilmente, sembra esserci solo un ferito. Dalle immagini sembra quasi un miracolo: le intense raffiche di vento discendenti dall’intenso sistema temporalesco hanno divelto tendoni, cartelli ma soprattutto provocato un’ecatombe di pini che hanno paralizzato il traffico. Molti di questi pini hanno schiacciato auto ed anche un autobus di linea. I pini marittimi hanno poca stabilità e rappresentano spesso un problema durante le raffiche di vento: risultano instabili soprattutto in estate quando la callosità delle radici si accentua. Il passaggio di auto ed i successivi strati di asfalto possono far esplodere le radici, causandone poi la caduta. All’arrivo di un forte temporale bisognerebbe sempre evitare di sostare sotto un albero.

Dalle prime immagini e da un sopralluogo proprio sul posto sembrava essersi trattato solamente di un downburst, potente. Tuttavia non si può mai escludere la presenza, in seno a forti venti temporaleschi, la presenza di qualche micro vortice ma che nulla ha a che vedere con i tornado. Da una successiva analisi piu’ approfondita e con il sopraggiungere di immagini dall’alto e video si è poi materializzato il Tornado, si avete capito bene, per una volta è successo davvero. Il fronte temporalesco ha probabilmente favorito la formazione di una tromba marina in prossimità della costa di Milano Marittima al confine con Lido di Savio e questo vortice e poi riuscito ad impattare contro la costa, in prossimità degli stabilimenti balneari numero 301 – 303 per poi interessare alcune vie di Milano Marittima e, ancora sottoforma di tornado, interessare la pineta fino alla zona della Casa delle Farfalle.

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A tale proposito è necessario chiarire alcuni aspetti essenziali, poiché a livello mediatico si fa sovente molta confusione:

1) In italiano si è soliti usare la terminologia “tromba d’aria”; questa non è altro che la traduzione nella nostra lingua della parola tornado e non sta ad indicare in alcun modo un evento diverso o meno intenso. Tornado e tromba d’aria sono quindi assolutamente sinonimi. Ostinarsi a sostenere che in Italia ci sono le trombe d’aria e negli Stati Uniti i tornado, è esercizio privo di qualsiasi logica. Ci sono peraltro diversi tipi di tornado, ma non è questo il contesto idoneo per un approfondimento che sarebbe eccessivamente tecnico.

2) Per parlare di tornado (appurato che è la stessa cosa di tromba d’aria) è necessario verificare visivamente o documentare la presenza di un vortice, che può avere forma ad imbuto, fune o cilindro, parzialmente o completamente condensati fino al suolo, e con una nuvola di detriti visibile nei pressi del suolo. Se non si accerta il moto vorticoso o rotatorio dei venti non si è in presenza di tornado per quanto forti i venti possano essere.

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Immagine del tornado di questa mattina

3) Nel nostro paese accade molto spesso che danni causati genericamente da vento durante un temporale vengano erroneamente attribuiti ad una tromba d’aria. Nella stragrande maggioranza dei casi, questi tipi di danno sono in realtà causati da uno specifico evento detto DOWNBURST e non dalla presenza di un tornado. Un downburst è una particolare corrente discendente, estremamente violenta, che dall’interno del temporale arriva ad impattare rapidamente con il suolo diffondendosi sotto forma di intense raffiche lineari, solitamente in concomitanza con le precipitazioni. Nel downburst il vento può raggiungere anche intensità di oltre 100-150 km/h (ma anche oltre), quindi estremamente forti.

4) Tornado e downburst sono espressione di due correnti opposte all’interno del temporale: Il downburst è espressione delle correnti discendenti, mentre il tornado è espressione delle correnti in salita nel temporale. I danni da downburst e da tornado sono peraltro assai diversi tra loro. Le caratteristiche da considerare per distinguere i danni da tornado e da downburst sono:

-Divergenza (downburst) / Convergenza (tornado) dei danni;

-Danni su scala maggiore (downburst) / Danni su un ristretto corridoio (tornado);

-Rotazione talvolta presente su asse orizzontale (downburst)

-Rotazione sempre presente su asse verticale (tornado).

Tipico inoltre dei downburst è trovare pause nei danni che sono dislocati anche in zone apparentemente scollegate tra loro.

Foto di Ausiello-Mazzi tratta dal sito www.cerviaemilanomarittima.org.

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