Cerchiamo di spiegare in termini semplici i fenomeni dello Stau e del Foehn che sono ai fini delle previsioni del tempo spesso decisivi.

198_StauPhoenUn ben ritrovati a tutti i fedeli lettori. In questo articolo ci addentreremo nel complicato mondo delle previsioni meteorologiche per cercare di spiegare in termini il più possibile comprensivi da cosa vengono generati e quali conseguenze pratiche portano sullo stato del tempo i fenomeni dello Stau e del Foehn

Elemento fondamentale per l’insorgere di questi fenomeni è la presenza di una catena montuosa e l’Emilia Romagna la possiede con la dorsale appenninica che ne occupa tutto il settore sud e sud occidentale. Cerchiamo ora di immaginarci una massa di aria che scorre liberamente su una pianura o su un tratto di mare. Essa ovviamente non trova grandi ostacoli è può continuare liberamente il suo percorso senza eccessive complicazioni.

Può avvenire però che durante il suo tragitto si trovi davanti una catena montuosa. Cosa succede? E’ chiaro che dovrà comunque scavalcarla e per farlo comincerà a risalire su di essa fino al crinale per poi ridiscendere nel versante opposto. Ma il processo di salita e discesa non avviene senza traumi. L’aria infatti prima di salire la catena montuosa ovviamente possiede una sua temperatura e un suo tasso di umidità. Nel salire chiaramente tende a raffreddarsi e, quando diventa satura anche a condensarsi dapprima in nubi che se sufficientemente dense genereranno precipitazioni.

Queste precipitazioni, assumeranno carattere nevoso se l’aria si sarà sufficientemente raffreddata in caso contrario saranno di carattere piovoso. Quando la massa d’aria raggiunge finalmente il crinale scavalcandolo, comincia a ridiscendere verso le quote inferiori a questo punto cosa succede?.

Il tasso di umidità scende drasticamente, cessano immediatamente le precipitazioni e man mano che si procede anche le nubi tenderanno a diradarsi anche perché la temperatura della massa d’aria sale molto rapidamente e giunta a fondovalle comprimendo l’aria già esistente la scalderà ulteriormente realizzando così temperature sicuramente superiori rispetto al momento in cui la massa d’aria cominciava a risalire il versante opposto.

Il fenomeno della salita dell’aria, della sua condensazione in precipitazioni viene denominato Stau, quello della sua discesa e perdita di umidità e di suo surriscaldamento è il Foehn o Favonio. Quando giunge una perturbazione da ovest, essa è sempre preceduta da correnti più calde e umide generalmente di provenienza sud occidentale.

L’Appennino funge proprio da barriera ed ecco perché spesso e volentieri in Alta Toscana ci sono in questi casi piogge copiose ed invece in Emilia Romagna, soprattutto dal Parmense verso est, capita di vedere il cielo con nubi irregolari, che lasciano di tanto in tanto intravedere un po’ di sole, ma non vi sono piogge e le temperature sono decisamente elevate. Il foehn appenninico è uno dei fenomeni di più difficile previsione e spesso rende dura la vita ai meteorologi che operano sul nostro territorio.

L’illustrazione allegata dovrebbe fugare ogni ulteriore dubbio.

Marco Luca Muratori