Monday

dopo i due eccellenti articoli con la cronaca dei temporali e con gli approfondimenti tecnici, qualche ulteriore precisazione da #labuonameteo

5terre.0015terre.002 1) NON si è trattato di #bombadacqua fenomeno che non esiste, nemmeno “in gergo”. al più si chiamano nubifragi, ma le piogge, pur intense, sono stati brevi e non particolarmente consistenti, è quindi improprio usare anche il termine nubifragio. Vedasi al proposito anche quel che dicono a Meteosvizzera sul termine bomba d’acqua e sull’uso di nubifragio.

2) ancora una volta si è abusato del termine tromba d’aria.  i venti forti dei temporali infatti non sempre sono tromba d’aria, ma spesso downburst o microburst, non meno dannosi, anzi (gli gli alberi, vengono di fatto abbattuti al suolo come si vede dalle foto, ma chiaro cose o oggetti possono volare ovunque, i danni da tornado sono assai diversi). Attenzione che non è solo pignoleria, ma i termini di definizione, individuabili (a meno di chiara osservazione del cono della tromba o tornado) possono avere rilevanza notevole per eventuali contenziosi soprattutto assicurativi

3) per svariate ragioni, ribadiamo che NON erano previsti, e prevedibili, temporali così intensi se non poco prima (da migliorare, questo si e soprattutto come diffusione, ma i social media aiutano, e far tesoro della previsione di “nowcasting”). vedasi anche gli approfondimenti di P.L.Randi. Del resto, se anche lo fosse stato, non sarebbe cambiato gran che nei danni.

4) NON era un uragano. Uragano è una ben precisa, e devastante, perturbazione tropicale su vasta scala. Nemmeno vi sono state le condizioni, cosa comunque diversa, di “vento a forza uragano”, almeno a quanto risulta dai primi dati basati su dati rilevati a norma WMO (ARPA ER, Osservatorio Geofisico, alcune stazioni amatoriali o private).

5) di cosa si è trattato, dunque? di un temporale forte (heavy thunderstorm), ai limiti del  “severe thunderstorm” (letteralmente temporale “grave”, o severo, vedi qui la definizione ), episodi comunque in grado di causare molti danni. Solo che come termine fa meno audience di tromba d’aria o bomba d’acqua.

6) passiamo al caldo: arriva caldo africano? no, al più arriva l’anticiclone africano, o più correttamente subtropicale; peraltro in alcune zone dell’Africa può fare meno caldo che in Europa, ma in altre sfiorare i 50°C. altrettanto d’inverno non arriva il “freddo siberiano”, o “polare”. peraltro il massimo anticiclonico al suolo sarà sull’Europa centrale e non sull’Africa e nemmeno sul Mediterraneo.

7) sono previsti 40°C? no, al momento no. il caldo aumenterà di giorno in giorno, prima con massime entro i 32/33°C e condizioni di disagio fisiologico debole-moderato diciamo fin verso metà settimana, poi probabilmente si intensificherà il caldo raggiungendo e forse superando i 35°C. Per favore si parli di “temperatura apparente” o simile, quelli sono indici (di calore, di Thom, ecc), non temperature. Ripassatevi che caldo fa al riguardo.

8) quanto durerà? non si sa. le ondate di caldo (come le siccità, ma per ora non è il caso), sono fenomeni subdoli. si individua quando iniziano, ma se come in questo caso i modelli ne indicano il persistere per più dei 5-7 giorni canonici di “usabilità” delle previsioni, impossibile stabilirne la fine, anche se qualche modello ipotizza cedimenti, ma a 8-10 giorni, nel range #meteobufale insomma. e il lume (impropriamente detto “spaghi” indica alta probabilità di un lungo (oltre 10 giorni) periodo di temperature sopra la media

8b) temporali di calore? per ora l’atmosfera appare stabile, forse verso metà settimana da valutare se si formeranno in Appennino. seguite le nostre previsioni

9) abituatevi,  o meglio agiamo per limitare i gas serra, perché a fine XXI secolo (non parliamo più di future, ma di giovani generazioni, nel 2070 un ventenne avrà 75 anni) ma forse anche molto prima, queste ondate potrebbero essere considerate “fresco”.

10) lo sapete già.

buona ondata di caldo, e ribadisco, bevete poca acqua  a pranzo mangiate cotechino con purè fagioli, bevete molto vino, poi andate a correre lungo  la tangenziale oppure prendete la bicicletta e pedalate in ripide assolate salite quindi tuffatevi in acqua gelida dopo aver mangiato un gelato e bevuto una birra gelida.

 

ripropongo, e sempre validi, i veri consigli anti caldo

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