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Si è conclusa con uno storico accordo la conferenza sul clima di Parigi, un accordo importante e che da speranza anche per il nostro Appennino. Un accordo ambizioso, equilibrato, politicamente vincolante e che pone un tetto massimo “ben inferiore ai 2°C, facendo sforzi per stare entro 1.5°C”. Un accordo però che ancora non  salva il mondo, incluso la neve  e gli inverni del futuro, mancano infatti alla conta 15 miliardi di tonnellate di CO2 per la “traiettoria 2°C” e qui entra in gioco il livello subnazionale, inoltre molti impatti sono ormai già qui e lo vediamo dall’andamento di questa stagione, quindi ormai è imperativo adattarsi. Anche il settore turismo deve fare quindi farela sua parte, senza indugio, prendendo impegni anche volontari di riduzione delle emissioni e adattandosi al nuovo clima, soprattutto  cambiando strategie di investimento per il futuro. Ho lanciato ieri, via twitter, la proposta di realizzare una prossima COP inAppennino, in realtà credo sia difficile, ma sicuramente serve un momento da sedersi attorno a un tavolo seriamente, esperti, amministratori pubblici, imprenditori e operatori turisti e frequentatori della montagna e affrontare seriamente le sfide che abbiamo davanti. Ne riparleremo.   

Luca Lombroso

 

Lascio ora la parola a Pierluigi Randi per il consueto bollettino in collaborazione fra Appennino Bianco ed Emilia Romagna Meteo.

 

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