Mentre sto facendo le valigie per Parigi per la #cop21, prosegue, quasi fosse un monito, un periodo di caldo inusuale per l’Appennino e anche per le Alpi. Vorrei anche far notare che sul nostro Monte Cimone, così come alle Hawaii, la CO2, principale gas serra influenzato dalle attività umane, ha sfondato la soglia “psicologica” di 400 ppm, un altro monito ai diplomatici, politici, e negoziatori riuniti a Parigi, sotto l’occhio vigile degli osservatori della società civile. Sarebbe bello vedere fra questi anche gli amici del settore turismo di montagna, così come le piccole isole oceaniche! Ricordo ancora una volta il progetto Protect our winter.

Torniamo a noi, la neve caduta a fine novembre, rinforzata dall’azione dei cannoni, fa i miracoli per resistere nel classico ponte dell’Immacolata grazie alle notti secche e serene. La buona notizia è il sole che splenderà, in montagna, per gran parte del classico ponte dell’Immacolata, mentre nelle pianure emiliane e localmente anche toscane la faranno da padrona le nebbie e lo smog, da cui il titolo “maltempo anticiclonico in pianura”. Una valida ragione in più per salire in montagna dunque è l’aria buona e pura, da condire con le classiche crescentine da farcire a piacere e innaffiare (con moderazione!) con un buon bicchiere di Lambrusco o perché no di Chianti o di San Giovese!

 

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