Con il mese di novembre si è chiusa la stagione autunnale 2016; vediamo pertanto alcune particolarità climatologiche del trimestre appena conclusosi in Romagna.

-Temperature-

Novembre 2016 si è chiuso in regione con una anomalia di temperatura media di +1,3°C rispetto al valore climatologico di periodo 1971-2000, risultando quindi il più anormalmente mite dei tre autunnali insieme a settembre, mentre il solo mese di ottobre ha mostrato una lieve anomalia negativa (-0,7°C).

In particolare sono risultate miti la prima e la terza decade del mese, segnatamente sui rilievi, mentre nelle aree pianeggianti la presenza di inversioni termiche ha contribuito a limitare parzialmente le anomalie positive sulle temperature minime. Fase moderatamente fredda nella seconda decade del mese grazie ad una modesta irruzione di aria proveniente dal nord Europa con la comparsa delle prime deboli gelate (a partire dal giorno 13).

In chiave autunnale l’anomalia di temperatura media si è attestata su un valore di +0,6°C, sempre rispetto al norma climatologica 1971-2000, terminando come 27mo autunno più mite dal 1950 a pari merito con l’autunno 2015 che chiuse con identica anomalia termicaOccorre comunque precisare che, pur essendo stata una stagione sostanzialmente mite, l’autunno 2016 risulta il meno anomalo di tutto l’anno climatologico, dal momento che l’inverno 2015-2016 ha chiuso con una notevole anomalia termica di ben +2,1°C (il terzo più caldo dal 1950); la primavera ha mostrato una anomalia di +1,2°C (nona più calda dal 1950); ed infine l’estate indica una anomalia di +0,8°C.

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Trend delle anomalie termiche autunnali (T. media su 20 stazioni di rilevamento considerate) in Romagna dal 1950.

L’anno climatologico 2016 termina pertanto con un un valore di temperatura media assai elevato, risultando il terzo più caldo dal 1950 con un’anomalia di +1,2°C (sempre in rapporto alla media climatologica 1971-2000), peraltro dopo il 2014 ed il 2015 ed in compagnia del 2012 (stessa anomalia termica). Insomma gli ultimi 3 anni sono stati di gran lunga i più caldi dal dopoguerra, e ciò la dice lunga sul periodo climatico che stiamo attraversando, con gli effetti del riscaldamento globale che non fanno alcuno sconto nemmeno a livello regionale.

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Trend delle anomalie termiche dell’anno climatologico (T. media su 20 stazioni di rilevamento) in Romagna dal 1950.

Tornando all’autunno 2016 possiamo pertanto considerarlo mite, ma contestualizzando il dato di anomalia all’intero anno scandito dallo scorrere delle stagioni, risulta il meno caldo rispetto alle altre. Le anomalie termiche autunnali del 2016 risultano un poco più consistenti su costa e province FC/RN laddove si approssimano in qualche caso a +0,8/+0,9°C, mentre sono state un poco più contenute su pianure del ravennate, faentino e forlivese occidentale.

-Precipitazioni-

Novembre 2016 è stato nel complesso un mese abbastanza piovoso, del resto in osservanza al fatto che si tratta climatologicamente del mese dell’anno con più precipitazioni a livello medio regionale.

Infatti le piogge sono risultate mediamente al di sopra delle medie di riferimento sull’intero territorio regionale, pur con alcune eccezioni che riguardano il comparto faentino, forlivese e cesenate, laddove esse sono state leggermente inferiori, mentre abbondanti sono state sulla costa tra cervese e riminese. L’anomalia pluviometrica percentualmedia regionale risulta del +11,9% rispetto alla norma climatologica 1971-2000; frutto di lievi anomalie negative su faentino, forlivese e cesenate (tra -5 e -20% con picco negativo su cesenate), mentre anomalie positive di notevole spessore si rilevano su cervese-riminese (massimo su riminese con +84%).

Nella norma o leggermente in numero superiore i giorni piovosi, con almeno una decina nelle aree pianeggianti e costiere, e fino a 14-15 sui rilievi appenninici. Particolarmente importanti le piogge dei giorni 11 e 12 allorquando si sono toccati massimi areali di oltre 70 mm su riminese ed oltre 60 mm su cervese.

Considerando l’intera stagione autunnale si nota una anomalia pluviometrica percentuale, su base regionale e rispetto al trentennio 1971-2000, positiva in ragione del 10% circa, frutto di un settembre con precipitazioni inferiori alla norma (ma con apporti locali molto abbondanti su lughese e ravennate il giorno 21), mentre ottobre e novembre sono stati alquanto piovosi, con ottobre il più piovoso della stagione grazie ad una anomalia regionale del +32%.

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Allagamenti su lughese dopo le violente piogge del 21 settembre 2016. Fonte: Il Resto del Carlino

Pertanto archiviamo un autunno 2016 con piovosità superiore alle medie di riferimento, anche se con anomalie non particolarmente elevate ad eccezione di intensi eventi locali i quali stanno aumentando in frequenza come risposta a condizioni medie che vedono temperature medie nei bassi strati e sulla superficie dal mare Adriatico troppo elevate (più l’atmosfera è calda più acqua può trattenere).

In conclusione possiamo considerare la stagione da poco terminata come moderatamente mite ed alquanto piovosa, che se con fenomeni assai diversificati spazialmente con la frazione convettiva (temporali e rovesci) nettamente prevalente.