Il Dipartimento della Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha emesso l’allerta di protezione civile n.94/2015 (comunemente chiamata “allerta meteo” ) per temporali nelle macroaree C E G H, ovvero nell’Appennino bolognese, Modenese, Reggiano, Parmense e Piacentino e pianura di Parma e Piacenza. Il bollettino è valido per tutta la giornata di mercoledì 28 ottobre 2015. Il livello di attenzione è 1 su 2 (Sono previsti eventi di intensità tali da costituire possibilità di pericolo per la popolazione e tali da provocare possibilità di danno in aree già individuate a rischio o in porzioni limitate della zona di allertamento.). In Emilia Romagna, ricordiamo, vige la scala in livelli, diversa da quella di regioni confinanti come Liguria e Toscana, che adottano una scala di colori (giallo, arancio e rosso)
Nell’avviso si dice che “L’approfondimento di una depressione di origine atlantica determinerà l’afflusso di correnti umide ed instabili sulla nostra regione. A partire dalla serata di oggi 27 ottobre 2015, sono previste precipitazioni sui rilievi centro-occidentali (macroaree C, E, G, H) che nel corso della notte e per tutta la mattinata di domani mercoledì 28 ottobre si intensificheranno e daranno origine a fenomeni a carattere di rovescio temporalesco. Localmente i temporali potranno essere di forte intensità con associate raffiche di vento e fulminazioni.”
Ci permettiamo solo un commento, i temporali, per definizione, sono fenomeni associati ad attività elettrica, è quindi implicito che il temporale causa “fulminazioni” o meglio “fulmini e lampi. Peraltro, la fulminazione in realtà è l’effetto sul corpo umano, vedi la Treccani “fulminazione: In fisiopatologia, il complesso degli effetti nocivi esercitati sull’organismo da una scarica elettrica e, in particolare, da un fulmine (in questo caso si parla anche di folgorazione) .. .segue ”.
Ricordarlo non guasta mai, ma comunicativamente lo traduciamo in “attenti che nei temporali ci sono i fulmini, e se ne siete colpiti rischiate la folgorazione”
Fra gli effetti attesi “Saranno possibili rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei piccoli bacini montani con erosioni e ruscellamenti superficiali ed eventuali localizzati danni ad edifici e viabilità interessati da fenomeni di erosione, deposizione e/o scorrimento superficiale delle acque. Saranno inoltre possibili fenomeni di erosione superficiale, smottamenti, piccole colate, localizzate cadute massi. Nei corsi d’acqua delle zone di pianura interessate (Macroarea H) potranno verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici con possibili superamenti della soglia 1. Associate ai fenomonemi temporaleschi potranno verificarsi fulminazioni e raffiche di vento con localizzati danni alle coperture ed alle strutture provvisorie, trasporto di materiali, rottura e caduta di rami ed alberi, pali, segnaletica ed impalcature e con possibili effetti sulla viabilità e danni alle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi (in particolare telefonia ed elettricità), danni alle strutture di pertinenza delle abitazioni (tettoie, pergolato, ecc), impianti o infrastrutture di tipo provvisorio (tendoni, installazioni per iniziative commerciali, sociali, culturali, strutture di cantiere).”
Il linguaggio è, necessariamente, quello tecnico della catena istituzionale di allertamento, che in termini comunicativi significa “fate attenzione che possono ingrossarsi torrenti o fiumi e verificarsi frane, non sappiamo ancora dove capita, ma può capitare anche improvvisamente, attenti, fra l’altro, anche ai fulmini e alle raffiche di vento, oltre che, al solito, al rischio di improvviso allagamento dei sottopassi. Sempre in agguato in questi casi black out energetici o delle telecomunicazioni”
A questo proposito, ricordiamo che senza internet si vive benissimo (forse meglio) ugualmente, magari tenete qualche libro per passare il tempo, ma senza corrente le nostre case possono diventare un inferno, soprattutto quelle moderne troppo dipendenti dall’energia per apriporta e cancelli elettrici, serrande elettriche ma soprattutto con anche gli impianti di riscaldamento (compreso le moderne stufe a pellet!) così ci possiamo trovare improvvisamente al buoi e anche al freddo! Consigli? Qualche candela, torce e batterie di scorta sempre in casa, una lampada d’emergenza automatica e qualche plaid e coperta e maglione in più. Se poi avete un cane o un gatto, beh il caldo è assicurato!
Tornando all’allerta, la seconda parte è strettamente tecnico/burocratica e richiama i comuni alle procedure da adottare, comunque sia, possiamo dire che domani è una giornata in cui in gran parte della regione, direi in tutta, nel continuare la vita abituale è opportuno fare massima attenzione a quel che avviene intorno e cade dal cielo, e tenersi pronti, se necessario, a modificare le proprie abitudini o impegni. Una consultazione delle indicazioni della campagna #iononrischio è sempre opportuna e utile, se già la conoscete, rileggete e ripassate: rischio alluvioni e rischio temporali.