Allerta caldo, ci risiamo: la nuova normalità
L’Agenzia Regionale della Protezione Civile ha emesso, sulla base delle previsioni meteorologiche di ARPA Emilia Romagna, un nuovo “allerta caldo” per tutta la regione, in vigore sostanzialmente da ora (mercoledì 5 agosto 2015) e per le prossime 60 ore, quindi fino a venerdì 7 agosto 2015.
Nella fattispecie, recita l’allerta “Nei prossimi giorni sulla nostra regione sono previste condizioni di stabilità con aumento del campo termico a tutte le
quote. Le temperature massime sono pertanto previste in graduale aumento su tutto il territorio regionale, fino a superare i 35 gradi in forma diffusa sulla pianura e fascia pedecollinare fino a quota 300 metri; sulla riviera sono previsti valori leggermente inferiori, attenuati dai venti di brezza. Nella giornta di venerdì 7 agosto 2015 si potranno raggiungere o superare valori massimi di 37 gradi.”
con, come conseguenze “Le temperature elevate previste associate ad alti tassi di umidita’ e a scarsa ventilazione potranno determinare condizioni diffuse di disagio bioclimatico, più persistente nei centri urbani. Le temperature elevate possono influire sulla condizione di salute delle persone più anziane e vulnerabili, e possono determinare spossatezza, in particolare colpi di calore e disidratazione a seguito di prolungata
esposizione al sole e/o attività fisica.”
Ricordiamo ancora una volta che ondate di caldo, come le siccità, sono fenomeni subdoli, senza un inizio e una fine ben delineati e previdibili, non è escluso quindi che, anche alla luce delle mappe attuali, l’allerta possa essere prolungato di alcune ore e quindi seguito, sempre che le mappe siano poi confermate, da un eventuale “allerta temporali”. Natualmente, questa è solo una ipotesi, al riguardo seguite solo ed esclusivamente le indicazioni ufficiali che trovate nel sito della Protezione Civile regionale.
E gli allerta meteo ormai, a ben guardare, non sono più l’eccezione ma la regola. Complici i cambiamenti climatici, le situazioni di potenziale pericolo sono sempre più frequenti, basti pensare che a luglio fra allerta caldo, allerta temporali, vento e stato del mare ben 20 giorni su 31 hanno visto in vigore, in regione, qualche tipo di allerta. Tutti, non spetterebbe a noi dirlo ma va riconosciuto, più che giustificati dalle condizioni o dalle previsioni meteo, può apparire eccessivo, ma è così: stiamo vivendo letteralmente una “nuova normalità”, con eventi estremi sempre più frequenti come conferma purtroppo il nubifragio del Cadore.
Mai, ribadiamo, sottovalutare gli allerta, questo vale per le autorità come per i cittadini. Dunque nei prossimi giorni valgono le solite avvertenze per combattere (o meglio dire convivere) il caldo, quindi quelle per difendersi dai temporali e dal vento e poi, forse, nuovamente quelle contro al caldo, oltre che ad altre sulla prudenza nei riguardi dei bagni in fiume e in mare, contro i fulmini, e via dicendo. Tanti decaloghi, insomma e anche di questo presto riparlerò.