San Martino in Rio, ridente località della media pianura reggiana, festeggia San Martino, dove il Santo buono, che divise il suo mantello, secondo tradizione, con un povero, arriverà, ma probabilmente… suderà!

Esplode infatti, come abbiamo già visto, l’estate di San Martino. Da un lato è una buona notizia, ottima per gli organizzatori, in primis la locale e attiva Pro loco, per gli espositori e i visitatori della fiera paesana, che fra le tante iniziative vede proprio la rievocazione storica della leggenda di San Martino; tanto tempo fa, proprio l’11 novembre, mentre Martino, poi divenuto Santo, usciva a cavallo dalle porte della città di Amiens, in Francia e vide un povero mal vestito e infredodlito. Impietositosi, Martino tagliò con la spada il suo mantello e ne diede metà al povero. Improvvisamente dalla nebbia uscì il sole a scaldare quasi fosse estate! Da qui, l’estate di San Martino.

 

SMartinoInrio-Meteo2015-11-04

 

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L’estate di San Martino non è solo una tradizione ma trova conferma in molte serie storiche. Negli andamenti delle temperature medie giornaliere infatti si coglie, in questo periodo, un rallentamento della naturale tendenza al calo delle temperature con l’avanzare della stagione autunnale e invernale. È un periodo in cui, fra i flussi perturbati umidi atlantici autunnali, è infatti frequente la presenza di anticicloni che stabilizzano il tempo, da qui le nebbie, e San Martino tradizione vorrebbe essere spesso nebbioso, ma anche fasi miti, o per opposto le prime incursioni di aria fredda da est, quest’anno completamente assenti.

Assistiamo invece a un inconsueto ed enorme anticiclone, con temperature inusuali, soprattutto in quota e malgrado le inversioni termiche, con le temperature così alte che complici anche altri fattori come il cambio uso del suolo faticano perfino a formarsi le nebbie.

Quanto durerà l’estate di San Martino? lascerei a fantameteo e #meteobufale le ipotesi di svolte fredde, concludendo con alcuni proverbi tratti dal volume “L’Osservatorio di Modena: 180 anni di misure meteoclimatiche e a sua volta raccolti da Domenico Ragona, Direttore dell’osservatorio dal 1861 al 1892:

 

A San Martino ogni mosto è vino

A San Martino si veste il grande e il piccino

Da San Martino a Natale ogni povero sta male

Da San Martino a Sant’Andrè settimane tre, da Sant’Andrè a Natale un mese uguale

Fino a San Martino sta meglio il grano al campo che al mulino

L’estate di San Martino dura tre giorni e un pocolino.

 

Ragona congludeva commentando “e l’estate di San Martino è venuta, e dopo tanti giorni di pioggia, di nebbia e di interminabili cicloni, questa mattina si è visto il sole speriamo che duri più di un pochettino”.

E quest’anno, aggiungo io, grazie al global warming fa molto, troppo più caldino!