4/6 Febbraio 2015: Alluvione in Romagna e mareggiata devastante, neve abbondante in Emilia

er

Tra giovedì 5 febbraio e venerdì 6 febbraio 2015 una delle più forti mareggiate degli ultimi anni ha sconvolto la riviera della nostra regione. La forte Bora unita al mare in tempesta ed a picchi di marea notevole hanno causato danni incalcolabili su tutte le località della regione.

Il mare, con la sua violenza, è riuscito a scavalcare e poi “mangiarsi” le dune di sabbia che vengono fatte in Autunno proprio per proteggere la costa dalle mareggiate. Una volta superate le dune le onde si sono abbattute contro gli stabilimenti balneari causando danni enormi. Il mare è poi entrato in moltissime aree abitative poste sulla costa allagando numerosi negozi ed abitazioni.

3279173_orig
RECORD LIVELLO DEL MARE E ONDA
ARPA. L’evento di mareggiata che si è abbattuto sulla costa dell’Emilia-Romagna nelle giornate del 05 e 06 febbraio è stato di eccezionale intensità se confrontato con gli eventi registrati dalle serie storiche a nostra disposizione. L’analisi dei dati del livello idrometrico, resa possibile solo grazie ai dati registrati dal mareografo di Ravenna -Porto Corsini facente parte della Rete Mareografica Nazionale (RMN) gestita da ISPRA e che presenta una serie storica praticamente ininterrotta (rendimento del 98%) dal 1998 ad oggi con dati ogni 10 minuti, rivela che il dato di livello del mare di 1.21 metri alle ore 23:40 del 05 febbraio è il dato di livello più alto mai registrato dalla stazione mareografica. I precedenti valore massimo registrato dalla stazione era stato di 1,16 metri il 31 ottobre 2012. L’analisi dei dati di moto ondoso è stata effettuata considerando l’archivio dati registrati dalla stazione ondametrica Nausicaa posizionata al largo di Cesenatico. L’ondametro è in funzione da maggio 2007 e i precedenti massimi registrati sono stati di 3.92 metri l’1 marzo 2011, di 3.91 metri il 10 marzo 2010 e di 3.79 metri l’11 novembre 2013. Un’onda di 4.66 metri come quella registrata il 6 febbraio 2015 mattina non si era mai verificata prima.

La mareggiata nel riminese

Mareggiata nel Ravennate

La mareggiata a Cesenatico

La mareggiata a Bellaria

La Mareggiata in Baia Vallugola

La Mareggiata a Cattolica

ALLUVIONE IN ROMAGNA7573817_orig
Ecco alcuni pezzi dell’intervista che
Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com ha rilasciato al quotidiano online ForlìToday.

“E’ stato un fenomeno di primissimo livello e che praticamente non trova precedenti dal 1930, almeno in termini di precipitazioni cumulate nell’arco di 48-60 ore.pioggia

L’accumulo pluviometrico tra mercoledì e venerdì, in regione, tra i 90-100 mm della fascia costiera (con valori un poco più elevati su quella ravennate) ed i 130-170 mm del lughese, faentino, forlivese e cesenate. Si tratta di valori pari a circa il triplo o quasi il quadruplo delle precipitazioni che occorrono normalmente in tutto il mese di febbraio (valori climatologici del trentennio 1971-2000). Ma non solo: il totale delle precipitazioni occorse in questi ultimi 3 giorni, è stato quasi ovunque prossimo o talora superiore al dato medio climatologico, relativo al medesimo periodo (1971-2000), di tutto l’inverno, dal momento che nel trimestre dicembre-febbraio i suddetti valori mostrano, ad esempio, 134 millimetri a Ravenna, 156 a Faenza, 141 a Forlì e 157 a Cesena.

E’ stato un fenomeno meteorologicamente di primissimo livello e che praticamente non trova precedenti dal 1930, almeno in termini di precipitazioni cumulate nell’arco di 48-60 ore. Sebbene in senso assoluto sia successo ben di peggio anche in tempi non remoti, un evento di pioggia di questo ordine sarebbe più plausibile nei mesi di settembre e ottobre, quando episodi di questo tipo non sono così infrequenti. Tuttavia occorre ricordare che febbraio è climatologicamente il primo o secondo mese più secco dell’anno (a seconda delle zone, in alcune prevale luglio, in altre febbraio) e che mostra anche la più bassa intensità media giornaliera di pioggia dell’anno, pertanto questo mese non sarebbe proprio il più vocato a sperimentare eventi come quello appena concluso. In tal senso le copiose piogge di questo episodio rappresentano una anomalia decisamente rilevante.”

Fiumi in Romagna

ForlìToday chiede:  “Conferma che gli allagamenti sono stati causati da tre fattori eccezionali quali forti piogge, alta marea che di fatto ha impedito all’acqua che arrivava a valle di non esser assorbita dal mare, e vento forte da est?”Randi: “Sostanzialmente sì; tre elementi tutti assai sfavorevoli e che sono classici di forti fasi di maltempo in regione, cui ne possiamo aggiungere un quarto sebbene anch’esso legato alle precipitazioni: ovvero la presenza di forti rovesci ed anche temporali (attività elettrica nella serata di giovedì su costa e ravennate-ferrarese). Essi sono stati favoriti dall’intenso richiamo di correnti miti e molto umide dall’Adriatico meridionale (a causa del minimo depressionario molto profondo) che sono andate a confluire all’altezza della nostra regione con flussi da nord-est più freddi, contribuendo quindi ad instabilizzare ulteriormente l’atmosfera. Tale mix di effetti è più frequente nel periodo autunnale; decisamente meno in febbraio ed in tal senso anomalo.

8625840_orig

Allagamenti visti dal satellite

Un ricorso storico alquanto calzante è quello del 20-22 febbraio 1933, quando si ebbe una situazione sinottica simile, ma con 2-3°C medi in meno in bassa troposfera, il che si tradusse in maggiori nevicate (anche in pianura, specie su faentino. forlivese e lughese) ma precipitazioni meno intense e con minore componente convettiva (date le temperature più basse); insomma potremmo classificare l’evento del febbraio 2015 con un fratello più caldo del febbraio 1933, peraltro perfettamente compatibile con l’attuale congiuntura climatica.“ Randi P.

Cesenate e Forlivese

Mappa asmer, accumuli pluviometrici
ACCUMULI ALLU
Vediamo alcuni ACCUMULI di pioggia del giorno 5 Febbraio 2015
83.8 mm a Medicina (BO)
79.4 mm a Dozza (BO)
78.2 mm a Faenza centro (Ra)
76.6 mm a Imola (BO)
75.8 mm a Borgo Tossignano (BO)
75 mm a Pieve Corleto (RA)
74.7 mm a Castiglione (FC)
74.2 mm a Ca Rossa (FC)
71.9 mm a Casola Canina (BO)
71.8 mm a Monte Piano (RA)
71.2 mm a Castel San Pietro Terme (BO)
70.5 mm a Forlì centro (FC)
70.1 mm a Faenza sud est (RA)
70 mm ad Ozzano Emilia (BO)
69.4 mm a Migliarino (FE)
68.6 mm a Sesto Imolese (BO)
67.6 mm a Bagnacavallo (RA)
67.1 mm a Faenza San Biagio (RA)
66.8 mm a Forlì aeroporto (FC)
64.5 mm a Lavezzola (Ra) e Bologna Savena (BO)
62.5 mm a Bologna Sant’Isaia (BO)
61.5 mm a Reda (RA)
61 mm a San Leonardo (FC)
60.2 mm a San Varano (FC)
Ecco gli ACCUMULI del giorno 6 Febbraio 2015
Santarcangelo di Romagna 140.2 mm
Roncofreddo 100.1 mm
S. Maria Nuova di Bertinoro 89.9 mm
Villa Verucchio 87.2 mm
Bagnacavallo sud 86.4 mm
Forlì aeroporto 83.8 mm
Faenza centro 82.4 mm
Forlì centro 80.8 mm
Lugo sud ovest 79.1 mm
Bagnacavallo nord 73.4 mm
Totale accumulo giorni 4,5,6 Febbraio 2015
FAENZA 177.8 mm
FORLI’ 165.9 mm
 BAGNACAVALLO 162.2 mm
MEDICINA 161.5 mm
Allagamenti a Gambettola causa esondazione Rigossa
Allagamenti nel Ravennate

Allagamenti a Faenza e circondario

Allagamenti a Calisese (Cesena) e Vergiano (Rimini)

LA NEVE 

valsamoggia vignola
Mentre la Romagna ed il ferrarese affrontavano vasti allagamenti con mareggiate sulla costa, abbondanti nevicate interessavano le zone Appenniniche (con spessori osservati superiori a 70 cm) e anche in Pianura Centro-Occidentale.
Il giorno 5 in Appennino si sono registrate fitte nevicate con intensità orarie massime di 7-9 cm/ora. La neve ha proseguito per tutto il giorno in Appennino e, fin dalle prime ore del mattino le nevicate hanno raggiunto quote sempre più basse fino ad arrivare alle zone di pianura a partire da Piacenza verso le ore 07:00 fino a Bologna alle 13:00 locali, ora in cui la pioggia abbondante del mattino si è trasformata in neve. Nella parte est della provincia di Bologna e in tutta la pianura romagnola e ferrarese le precipitazioni sono rimaste sotto forma di pioggia. Neve solo oltre i 500-700 m.
adriano degan bologna
La nevicata si è attenuata nel pomeriggio del 5 ma la sera-notte ha ripreso a nevicare in tutto l’Appennino e pianura centro-occidentale con una notevole intensità e accumuli orari medi di 6-9 cm/h. Per effetto delle nevicate, si sono verificati numerosi disagi alla viabilità, interruzione di servizi, black-out elettrici e interruzione dell’erogazione dell’acqua, principalmente in montagna e collina e cadute di alberi, sotto il carico della neve pesante, anche a basse quote. Fonte Arpa
neve

Ecco la neve caduta (in azzurro)

In particolare in Appennino si segnalano 86 cm a Lago Pratignano nel Modenese (stazione situata a più di 1300 metri di quota) e 68 cm a Loiano nel Bolognese (741m.s.l.m.). In pianura, a Rivalta nel Comune di Reggio Emilia lo spessore della neve ha toccato i 37 cm.

Ecco gli ACCUMULI DI NEVE registrati, dati ARPA

neve arpa neve arpa1nevearpa2
La Neve in Emilia Romagna