Prima ondata di freddo in arrivo, primi fiocchi in Appennino e crollo termico

La prima parte della settimana  sta trascorrendo con l’alta pressione protagonista nella nostra regione. Moltissimi di voi saranno contrariati perché in pianura spesso i cieli sono grigi: si, l’alta pressione nella stagione autunnale ed invernale spesso da noi è sinonimo di nubi basse e nebbie in pianura ma appena si sale verso la collina il cielo spesso tende ad essere azzurro. E questa è la situazione in atto nella nostra regione ma, come detto già da qualche giorno, le cose cambieranno.  Finalmente qualcuno lassu’ ha guardato il calendario e sta decidendo di riportare un pò di normalità dal fine settimana. Si perché da molte settimane stiamo registrando valori minimi che dovrebbero essere quelli massimi e valori massimi che dovrebbero registrarsi a settembre

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A partire da venerdì 16 la situazione inizierà a cambiare: l’alta pressione tenderà ad elevarsi verso la Gran Bretagna e la Penisola Scandinava e questo favorirà la discesa di masse d’aria di estrazione polare da Est diretta verso i Balcani e gradualmente nel weekend giungerà sulla nostra Penisola, e quindi anche in Emilia Romagna. Come possiamo vedere dal grafico detto “plume” riportato qui sopra le temperature scenderanno nettamente. Questo possiamo notarlo nella parte alta del grafico: la linea rossa rappresenta la media termica mentre le altre linee l’evoluzione prevista da molti centri di calcolo. Partendo da sinistra possiamo notare come fino a venerdi’ le linee siano tutte accavallate (ovvero tutti i modelli vedono la stessa evoluzione, quindi al previsione è attendibile) e nettamente sopra la media di circa 5°C. A partire da venerdì notiamo un brusco calo e nel weekend la situazione sarà opposta, ovvero le temperature saranno sotto la media anche di 5°C (parliamo di valori in quota). Molto incerta la previsione da metà settimana, da cosa lo notiamo? Dalle linee che sono molto diverse una dall’altra.
Guardando il grafico alla base possiamo trovare l’evoluzione prevista in termini di precipitazioni. L’arrivo dell’aria fredda non porterà perturbazioni e lo possiamo notare dal grafico quasi piatto almeno fino al 19 novembre. In base alla nostra esperienza possiamo dire che qualche precipitazione potrebbe esserci, relegata pero’ all’Appennino, ovvero il classico “stau”. 

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Il grafico in alto mostra invece l’andamento dello zero termico sul nostro Appennino: fino a giovedì si manterrà sopra i 3000 metri per poi crollare venerdì pomeriggio/sera: infatti in questo frangente arriverà l’aria fredda. Sabato e domenica le giornate piu’ fredde con la quota dello zero termico che potrebbe scendere sotto i 1500 metri e sfiorare i 900 metri nella notte su Domenica. Alla base del grafico si vedono (pochissimo) piccole linee blu: sono le precipitazioni. Come detto prima l’arrivo dell’aria fredda potrebbe determinare addensamenti a ridosso dell’Appennino e provocare deboli precipitazioni che, vista l’aria fredda, potrebbero risultare nevose.

Tra venerdì notte, la giornata di sabato e le prime ore di domenica i fiocchi potrebbero imbiancare alcune aree dell’Appennino, le aree favorite quelle dell’Emilia orientale e Romagna generalmente sopra i 1200 metri ma i fiocchi potrebbero spingersi anche sotto i 1000 metri. Le temperature nel giro di 3 giorni potrebbero scendere di 5/10°C sia in Appennino che sulle pianure.

Da felpa e giubbini primaverili dovremmo percio’ passare a giubbotti pesanti, sciarpa e accensione dei riscaldamenti perché la differenza la sentiremo bene. I valori massimi nelle nostre città potrebbero fare fatica a superare i +10°C tra sabato e lunedì mentre i valori minimi, specialmente tra domenica e lunedì in caso di cieli sereni ed assenza di ventilazione, potrebbero sfiorare gli 0°C fin sulle pianure e quindi le prime gelate stagionali saranno in agguato.

Martedì la situazione potrebbe cambiare: una perturbazione in risalita dal Centro Italia potrebbe portare precipitazioni che, viste le temperature, potrebbero risultare nevose fino a bassa quota sull’Appennino emiliano (forse in collina). Ne riparleremo.