Il continuo via vai di perturbazioni atlantiche, che da giorni è in atto sul nostro territorio, ha riportato le precipitazioni dopo un periodo nel quale sono risultate molto scarse, consentendo a questo primo scorcio di febbraio di riequilibrare, ma solo in minima parte, il deficit pluviometrico accumulato nelle settimane precedenti. Rimane però un problema: le temperature continuano ad essere troppo elevate per il periodo, e nonostante un abbassamento in latitudine del flusso perturbato atlantico, le onde depressionarie ad esso associate non riescono a richiamare aria particolarmente fredda dal nord Europa. Anche perché di freddo in Europa non ce n’è e servirebbe un blocco anticiclonico duraturo per farlo affluire. Ciò potrà accadere nella prossima settimana, tuttavia al momento attuale l’obiettivo principale di una moderata discesa di aria fredda sembra essere l’asse Germania-Francia-Spagna, mentre la nostra penisola ne risentirebbe assai meno. Nel contempo sarà però probabile una fase di tempo instabile se non proprio perturbato nella prima metà della prossima settimana, con precipitazioni anche consistenti. La temperatura potrà tuttavia rappresentare un ostacolo al verificarsi di nevicate fino a quote consone al periodo, poiché sono attese correnti meridionali nei bassi strati, specie nelle prime fasi. In ogni caso il primo fronte della nuova “serie”, atteso nella prossima serata-nottata, sarà accompagnato da aria polare marittima un po’ più fredda rispetto a quella affluita fino ad ora, ed ecco che proprio entro le prossime 24 ore qualche fiocco potrà raggiungere le quote di bassa collina ed a tratti arrivare fino alle soglie della pianura pedecollinare di piacentino e parmense; ma accumuli si avranno solo dai 500-600 m di quota.

Prospettive migliori quindi, ma con alcune riserve ancora da sciogliere…

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Precipitazioni previste sul comprensorio del Cimone fino al 16/02. Fonte: EMM 2 km model MC

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