Il modo di dire del titolo ben si presta a caratterizzare ciò che ha lasciato la perturbazione atlantica transitata tra il 2 ed il 3, determinando precipitazioni che sul crinale e sui versanti toscani sono risultate anche di una certa consistenza, ma con la fase soggetta a fenomeni più corposi trascorsa con un profilo termico verticale insufficiente a determinare un innevamento significativo a causa di un afflusso di aria alquanto mite alle medie quote. Solo durante la fase finale dei fenomeni, con l’esaurimento del flusso meridionale, la neve è scesa a quote più consone al periodo stagionale, ma con apporti assai modesti. Certamente in un periodo di “vacche magre” e memori del dicembre 2015 sotto certi aspetti imbarazzante, anche una modesta nevicata è oro colato, ma siamo ben lungi dal risolvere una condizione generale tutt’altro che rosea.

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