Dopo un inizio marzo caratterizzato dalle abbondanti nevicate, che hanno stracciato ogni precedente record mensile, il mese di marzo termina in modo drammatico nel reggiano con un tornado classificabile a F1/F2 a nord della città.

tornado3Così le notizie di agenzia:

Un’ampia area del reggiano, da Cadelbosco a Novellara è stata colpita nel pomeriggio da una tromba d’aria. Scoperchiati tetti, alberi caduti, cassonetti ribaltati. Il centro più colpito è Bagnolo in Piano. L’energia elettrica è saltata per un’ora. Non ci sono stati feriti, ma molte auto sono state danneggiate, così come vetrine di negozi e il campo sportivo; un supermercato è rimasto gravemente danneggiato. A Villa Argine, frazione di Cadelbosco, un mezzo pesante si è ribaltato su un campo attiguo alla sede stradale. Molti gli interventi per vigili del fuoco e carabinieri.
Molto colpite le zone di Villa Seta e Villa Argine, con enormi danni agli edifici e alle vetture. Il campo sportivo ‘Fratelli Campari’ di Bagnolo in Piano è inagibile: sradicate porte e panchine.

Nell’immagine sopra e sotto la periferia nord di Reggio Emilia verso Bagnolo

tornado2Questo il commento di Pierluigi Randi, meteorologo ed esperto di fenomeni violenti interrogato sul fatto se tali eventi non siano strani così all’inizio della primavera quando i contrasti termici non sono ancora accentuati (dal forum meteo emiliano romagnolo)

In realtà per la tornadogenesi (sia essa mesociclonica o misociclonica, ancora è difficile dire quale sia stato il caso di ieri, ma è più probabile la genesi mesociclonica) non hanno troppa importanza i contrasti termici (anche se aiutano); il fattore più determinante è la presenza di elevato shear nel campo del vento, sia in direzione che in velocità, con la quota, l’elicità relativa, la vorticità, convergenza di basso livello, etc, ma sempre elementi che riguardano il profilo orizzontale e verticale del vento. Ieri questi ingredienti c’erano, con jet-stream che scorreva su Italia centrale, una convergenza da dry-line appenninica nei bassi strati; elevata vorticità positiva in media troposfera. L’aria sostanzialmente secca nei bassi strati può aver determinato l’innesco di LP supercell con tornadogenesi favorita da un buon shear nel campo del vento. Nel periodo primaverile questi fenomeni non sono infrequenti (sia da meso che da misocicloni) proprio perchè più spesso ci sono buone condizioni di windshear favorevole: il jet-stream scorre basso di latitudine rispetto al periodo estivo; saccature nel campo del geopotenziale in medioalta troposfera penetrano più facilmente; si sviluppano abbastanza spesso dry-line appenniniche ed in generale il windshear è più spinto. Morale: temporali magari meno forti e con meno prp rispetto all’estate, ma che proporzionalmente più spesso risultano inclini alla genesi di meso o misocicloni. Del resto anche nelle Great Plains il periodo più favorevole è aprile-maggio (massimo giugno) e non agosto-settembre (anche se là le dinamiche sono un pelo diverse).
Pierluigi Meteo Romagna

Articolo di Marco Pifferetti

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rouAlcuni danni del Tornado su Bagnolo in Piano

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