diagramma "vintage", d'epoca, della CO2 a Monte Cimone esposto alla CIMA 1988, Sestola

diagramma “vintage”, d’epoca, della CO2 a Monte Cimone esposto alla CIMA 1988, Sestola

Mentre a Parigi sono in corso i negoziati sul clima nell’ambito della COP 21, la 21° conferenza delle nazioni Unite sul clima, notiamo con piacere che nel sito del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare sono disponibili i dati aggiornati delle concentrazioni di anidride carbonica, la ben nota CO2, il principale gas serra su cui hanno influenza le attività umane. Non è il solo, e in natura il più abbondante è il vapor acqueo, come spiega bene questo video, ma senz’altro l’uso dei combustibili fossili ne influenza, e pesantemente, le concentrazioni. Qui invece un approfondimento sulle misure di CO2 a Monte Cimone.

 

Proprio mentre mi appresto a partire da Parigi, dove non mancherò, anche qui su Emilia Romagna Meteo, di fornire aggiornamenti e notizie, dunque val la pena di fare un escursion storico personale al riguardo.

 

vidi per la prima volta un grafico della CO2 ben 27 anni fa, durante l’indimenticabile “Conferenza di Meteorologia Alpina” a Sestola, nel 1988. Era stampanto con una stampante ad aghi, allora senza internet non era facile accedere ai dati di altri enti e, va detto, c’era anche una certa gelosia a condividere le informazioni. E’ dunque un piacere oggi vedere on line questi dati aggiornati, e meditare sui cambiamenti, che vedete bene nel sito in appositi grafici. Personalmente, quando vidi il grafico ormai storico che vedete qui sopra, rimasi già allora colpito dal vistoso aumento in pochi anni, e da li, posso dire, iniziò il mio personale interesse e studio sull’effetto serra (era questo il termine allora in voga), che ben sappiamo è un fenomeno naturale, su cui agisce, e pesantemente, l’azione umana.

I numeri sono impressionanti: allora, 1988, la CO2 non aveva ancora superato le 350 ppm in atmosfera, una soglia che secondo James Hansen non doveva essere superata. oggi, non solo la nota stazione di Mauna Loa, nelle Hawaii, ha superato la soglia, per così dire, psicologica di 400 ppm, ma anche appunto il nostro Monte Cimone.

L’ultimo valore che consulto a questa pagina, è di 400.77 ppm, pochi giorni fa era addirittura a 404.77 ppm, ma poco importano le variazioni giornaliere e anche quelle stagionali, importanti perchè sono un “respiro della terra”, ma su cui si sovrappone un impressionante trend di aumento dovuto, e lo sappiamo con precisione attraverso appositi marcatori come le componenti isotopiche della CO2 atmosferica, all’uso smodato di combustibili fossili.

A Parigi l’obiettivo è limitare il riscaldamento globale  entro i 2°C per il 2100 e rispetto all’era preindustriale, e sappiamo che per centrare questo obiettivo la CO2 (o meglio la CO2 equivalente, che comprende opportunamenti calcolati altri gas serra come il metano) non dovrebbe superare le 450 ppm. Le piccole isole caraibiche e del pacifico e altri paesi in via di sviluppo chiederebbero addirittura di limitare il global warming entro 1.5°C, perchè le conseguenze dell’innalzamento del livello del mare, e altri fenomeni estremi, ne metterebbe a dura prova la stessa sopravvivenza.

Il problema però come abbiamo visto riguarderà (e in parte riguarda già) anche le nostre coste, e altrettanto il turismo invernale. Monte Cimone dunque non solo sci ma anche importante stazione di monitoraggio meteorologico e dei gas seesiste già un “sentiero dell’atmosfera“, che si protebbe rilanciare e valorizzare ancor più come attrattiva turistica e sensibilizzazione dell’ambiente. Il nostro portale, che fa della divulgazione della #labuonameteo un motivo di distinzione e di qualità, al proposito è a piena disposizione!

ultimi dati medi mensili di CO2 a Monte Cimone, fonte Servizio Meteorologico Aeronautica Militare

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