Un’altra sigla, un’altra abbreviazione sul nostro percorso. QBO sta per Quasi Biennal Oscillazione e si tratta della corrente media prevalente a quote molto elevate (nell’articolo spiegheremo dove) che ha un straordinario influsso su parecchi effetti meteorologici.

La QBO non è altro un fenomeno atmosferico periodico che si sviluppa nella bassa stratosfera   equatoriale.

Inanzitutto QBO è l’abbreviazione di Quasi Biennial Oscillation, una profonda variazione, inversione possiamo tranquillamente dire, delle correnti portanti stratosferiche che girano intorno all’equatore terrestre; variazione che si spinge all’incirca sino ai 40° N e 45° S, ponendo però i propri massimi tra gli 0 e i 10° N e S.

Il QBO è un fenomeno ormai lungamente studiato e le sue fasi temporali sono dunque chiare: si tratta di una oscillazione del campo medio di vento zonale che avviene circa ogni due anni o poco più. Normalmente si tratta di cicli da 24 o 30 mesi anche se si sono registrati cicli “spuri” di durata variabile dai 20 ai 36 mesi. La media calcolata è di circa 28 mesi.

Il cambio della guardia tra la circolazione orientale e quella occidentale ( o viceversa) avviene inizialmente sopra i 30km ( <10hp) trasmettendosi abbastanza lentamente verso i piani isobarici inferiori. Si parla infatti di circa 1km in verticale /mese.

Fino a 23 km d’altezza l’onda in propagazione NON perde significativamente in ampiezza e “spinta”. Sotto questo livello il regime occidentale tende a propagarsi + lentamente del regime contrario con tempistiche differenti di ciclo in ciclo: in particolare si possono avere dei ritardi di rotazione dei venti nella fascia compresa tra i 30 e i 50mb.

La massima ampiezza del fenomeno, stimata intorno ai 40-50m/s è individuabile intorno ai 20mb di quota. Normalmente il passaggio da una fase Westerly (QBO +) a una Esterly (QBO -) ovvero da un regime di provenienza occidentale ad uno di provenienza orientale è più veloce tra i 30km e i 23 che non la fase opposta. Il fenomeno si spinge in basso fino ai 100mb, dunque il suo dominio, “o campo di azione” è di circa 90mb.

Aneddoto: come è stato scoperta la QBO?

L’eruzione del vulcano KRAKATOA il 27 Agosto del 1883 con le immense quantità di cenere gettate nell’atmosfera permise agli studiosi dell’epoca, sprovvisti di grandi mezzi, di osservare come le correnti nella stratosfera equatoriale fossero orientate verso ovest.

Tutto bene allora se non fosse che pochi anni dopo, precisamente nel 1908 un ricercatore di nome Berson lanciò dei palloni da osservazione atmosferica sopra il lago Vittoria, vicino all’Equatore, trovando un regime di circolazione esattamente OPPOSTO cioè diretto verso est.

Solamente nel 1961 si ebbe una risposta appropriata e sicura ai dubbi che affliggevano gli studiosi, in particolare furono le opere di Reed( 1961) e di Edbon-Veryard ( 1962) a mostrare come le correnti stratosferiche equatoriali fossero soggette ad una normale oscillazione periodica.

Ma perché la QBO è così “importante”?

Le varie fasi di vita del QBO modificano sensibilmente il percorso e la genesi degli uragani in Atlantico, in particolare l’attività degli stessi tende a divenire più perniciosa in concomitanza con fasi di anomalie positive nei westerly.
Al contrario una diminuzione di queste anomalie, fino a una fase negativa del ciclo ( esterly) sembra essere collegabile a una diminuzione degli uragani.

Il QBO è in connessione stretta con il Nino e con la temperatura globale delle acque marine. In questo modo sono alterati i normali cicli dei monsoni e in conseguenza la distribuzione delle pressioni e delle piogge, dell’asia centro-meridionale. I cicloni tropicali nel Pacifico aumentano nella fase di westerly mentre aumentano in caso di esterly nel bacino sud occidentale dell’Oceano Indiano.

Ma sopratutto per le nostre zone sono stati osservati i maggiori strat-warming in comparto Euro Asiatico in caso di QBO- e ben sappiamo quanto è importante per lo “slittamento” ovvero la scissione in due del vortice polare affinché si verifichino notevoli afflussi di aria gelida verso le nostre latitudini.