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Come era nelle attese, è stato emesso dall’Agenzia Regionale della Protezione Civile l’allerta meteo, più precisamente è stata attivata la fase di attenzione, valida per 60 ore da sabato alle 12 a lunedì a mezzanotte, per

PIOGGIA / TEMPORALI; VENTO; STATO DEL MARE; EVENTO COSTIERO; CRITICITÀ IDRAULICA; CRITICITÀ IDROGEOLOGICA 

Verrebbe da dire c’è di tutto, ma ribadiamo, questa volta in particolare l’allerta NON va preso sottogamba o sottovalutato, e a testimoniare la pericolosità della situazione, per molte zone della regione, in particolare tutto l’Appennino Emiliano e la relativa pianura, è indicato il livello 2, il massimo, cioè

piogge, criticità idraulica, rischio idrogeoligico

Sono previsti eventi di notevole intensità e/o estensione, tali da costituire possibilità di elevato pericolo per la popolazione e tali da poter provocare danni gravi sulla zona di allertamento o su parte di essa. 

questo il testo della descrizione, a cui non c’è molto da aggiungere:

L’approfondimento di un minimo depressionario presente sulla Spagna e il suo successivo transito sul nord-Italia determinerà tempo perturbato sulla nostra regione dalla giornata di domani sabato 27 febbraio fino a alla giornata di lunedì 29 febbraio. Un primo peggioramento è previsto nella serata di sabato 27 con precipitazioni più intense nelle macroaree G, E, C, con valori medi areali stimati tra 30-40 mm e quota neve intorno a 700-800 metri in rapido innalzamento .

Una nuova intensificazione dei fenomeni si avrà dal pomeriggio-sera di domenica 28 febbraio fino a tutta la mattina di lunedì 29 per il transito del minimo depressionario. Ciò determinerà precipitazioni forti anche a carattere di rovescio su tutto il territorio regionale con valori maggiori sulle macroaree G, E, C, F, H, dove è previsto che superino i valori di soglia (superiori a 50mm/24ore). Quota neve sui 1600-1800 metri.

Associate alle precipitazioni saranno presenti venti moderati a tratti forti orientali con raffiche che potranno raggiungere i 70-80 km/h anche sulle aree di pianura e fascia costiera.
Moto ondoso in aumento, mare da molto mosso ad agitato (altezza dell’onda 2,5-4 metri) dal pomeriggio-sera di domenica 28 febbraio con probabili ingressioni marine (a causa dell’altezza dell’onda e del livello del mare previsti e della combinazione degli stessi) su tutta l’area costiera, più accentuate nella parte settentrionale (macroarea D), .
I fenomeni risulteranno in attenuazione dal pomeriggio di lunedì 29 febbraio.
Possibili integrazioni a tale allerta potranno essere effettuate nel corso dell’evento.
Le piogge previste potranno determinare innalzamenti dei livelli idrometrici con possibili superamenti della soglia 2 nelle macroaree G, E, C, H, F, D e possibili superamenti della soglia 1 nelle macroaree A e B. Si attivano pertanto: – la FASE di PREALLARME per criticità idraulica sulle macroaree G, E, C, H, F, D e per criticità idrogeologica sulle macroaree G, E, C, H.
– la FASE di ATTENZIONE per criticità idraulica e idrogeologica sulle macroaree A, B.
Si attiva la fase di ATTENZIONE per vento nelle macroaree A, B, D, F, H e per stato del mare ed evento costiero nelle macroaree B e D. 

Riguardo gli effetti attesi, l’avviso recita quanto segue

CRITICITA’ IDRAULICA:
Per le macroaree G, E, C, H, F, D
Possono verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua al di sopra della soglia 2, che possono causare danni alle opere idrauliche e di difesa spondale, ai cantieri, alle attività agricole ed antropiche presenti in aree golenali.
Possono verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici del reticolo idrografico secondario, con fenomeni di allagamento diffuso che possono causare danni alle attività antropiche e ai cantieri di lavoro presenti in prossimità del corso d’acqua e alle opere di contenimento e di attraversamento.
Possono verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici dei piccoli bacini montani, con fenomeni di trasporto solido che possono causare danni alle opere di difesa, di regimazione e di attraversamento (ponti minori e passerelle) con eventuale occlusione delle luci.
Per le macroaree A, B:
Possono verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua al di sopra della soglia 1, che possono causare locali danni alle opere idrauliche e di difesa spondale, ai cantieri, alle attività agricole ed antropiche presenti in alveo.
Possono verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici del reticolo idrografico minore e dei canali di bonifica, che possono causare locali danni alle attività antropiche e ai cantieri di lavoro presenti in prossimità del corso d’acqua e alle opere di contenimento e di attraversamento.
Possono verificarsi innalzamenti dei livelli idrometrici dei piccoli bacini montani, con fenomeni di trasporto solido che possono causare danni alle opere di difesa, di regimazione e di attraversamento (ponti minori e passerelle). CRITICITA’ IDROGEOLOGICA:
Nelle macroaree G,E,C,H: Possono verificarsi diffusi movimenti franosi di varia dimensione, scivolamenti, smottamenti, colate, cadute di massi e/o accelerazioni di movimenti già in atto, con conseguenti danni diffusi ad edifici, reti infrastrutturali ed attività antropiche.
Nella macroaree A,B: possono verificarsi fenomeni di erosione superficiale, smottamenti, piccole colate e cadute di massi che possono causare limitate e localizzate interruzioni della viabilità, danni a reti tecnologiche e di servizio e danni a singoli edifici.
VENTO:
Possono verificarsi localmente cadute di rami e/o alberi, pali, segnaletica stradale e pubblicitaria e danni alle strutture di pertinenza delle abitazioni (tettoie, pergolati e similari), agli impianti od alle infrastrutture di tipo provvisorio (tensostrutture, installazioni per iniziative commerciali, sociali, culturali, strutture di cantiere e similari). Può risultare difficoltosa o localmente interrotta la circolazione stradale per la presenza di oggetti di varia natura trasportati dal vento e per particolari categorie di veicoli quali mezzi telonati, roulotte, autocaravan, autocarri o comunque mezzi di maggior volume.
Può verificarsi la sospensione dei servizi di erogazione di fornitura elettrica e telefonica a seguito di danni delle linee aeree.
STATO DEL MARE E EVENTO COSTIERO:
Possono essere localmente sommersi i moli, le banchine portuali e le dighe foranee e risultare difficoltose le attività che si svolgono in mare ed il funzionamento delle infrastrutture portuali.
Possono verificarsi mareggiate con fenomeni di erosione dell’arenile e locali danni agli stabilimenti balneari. 

 

Se, e viene da dire lo speriamo, la perturbazione si dovesse ridimensionare, anziché imprecare per l’eventuale, poco probabile, falso allarme, è bene invece dire “bene, meglio così, se fosse successo qualcosa, eravamo pronti”. Se invece dovesse concretizzarsi o addirittura, viceversa e non impossibile, presentarsi peggiore, facciamo trovare pronti, e non dimenticate che la prevenzione è fondamento, gli allerta e gli “early warning ssytem” sono un prezioso strumento di adattamento e resilienza ai cambiamenti climatici, basti pensare che nelle Isole Fiji, pochi giorni fa flagellate da un ciclone tropicale categoria 5 con venti a 250-300 km/h, proprio grazie a sistemi di early warning system implementati nell’ambito di progetti di adattamento ai cambiamenti climatici si sono potuti limitare notevolmente danni e vittime.

Infine, consigliamo di ripassare il nostro post, cosa fare (e non fare) in caso di alluvioni, di cui qui elenchiamo un estratto, e il depliant IO NON RISCHIO

Le grandi piene fluviali sono lente a propagarsi, il livello delle acque aumenta gradualmente (ore o giorni) e in genere lascia il tempo di prepararsi a salvaguardare i beni esposti ad allagamenti e mettersi in salvo, chiudere vie di comunicazione e ponti, con un’informazione da parte degli enti preposti sufficientemente anticipata e precisa.
Nel caso delle piene-lampo (flash floods) è invece fondamentale la conoscenza di elementari norme di autoprotezione, perché le onde di piena su torrenti montani in forte pendenza, le frane e le colate detritiche, sono fenomeni rapidissimi e non permetto- no di attendere avvisi esterni. La protezione civile interviene in questi casi solo a soccorrere le vittime e ripristinare le condizioni di normalità, e l’unica protezione efficace è quella che si mette in atto da soli.
1) Dopo un primo avviso di attenzione bisogna informarsi costantemente sull’evoluzione meteorologica, e non fidarsi solo delle voci, ma ricorrere alle fonti ufficiali dei servizi meteo. Rispettate sempre le disposizioni degli enti locali e di protezio- ne civile preposti alla gestione dell’emergenza.
2) Ogni Comune deve disporre di un piano di protezione civile e dovrebbe informare i cittadini sull’ubicazione dei rifugi, dei centri di raccolta e delle zone a rischio. Pretendete di conoscere queste cose quando si è tranquilli nelle giornate di sole, non quando si è in emergenza. La sicurezza si prepara giorno per giorno, non bisogna né sottovalutarla né burlarsene, verrà tutta utile nei minuti più importanti della vostra vita!
3) Non bisogna farsi prendere dal panico: primo obiettivo è salvare la vita e non farsi male.
4) Mai combattere con l’acqua e i detriti, sono più forti loro. Un’automobile galleggia in poco più di 30 cm d’acqua,
nonostante pesi oltre una tonnellata: l’acqua può spazzarvi via come fuscelli se tentate di opporvi!
5) Non entrate mai nell’acqua in movimento con un’automobile anche se vi sembra di conoscere la strada, meno che mai in un sottopassaggio allagato: negli ultimi 6 anni ci sono state in Italia 10 vittime che potevano essere facilmente evitate, l’inciden- te peggiore a Prato nell’ottobre 2010, 3 donne cinesi annegate. Il sottopassaggio è una trappola, sta a voi evitare di entrarci.
6) Anche a piedi non si entra mai in acqua in movimento se è superiore a 20 centimetri, perché la corrente vi può facilmen- te travolgere. Inoltre ci possono essere voragini o tombini aperti nascosti dall’acqua fangosa, nei quali potreste essere inghiottiti.
7) Non rimanete in locali bassi, garage, seminterrati, ma trasferitevi ai piani alti, eventualmente chiedendo ospitalità ai vicini. Se la casa è a rischio frana, trasferitevi in luogo sicuro.
8) Preparate uno zainetto di sopravvivenza in luogo facile da raggiungere, pronti a prenderlo con voi in caso di eva- cuazione: bottiglie d’acqua potabile, cibo conservabile, cambio biancheria e oggetti per igiene personale, fotocopia docu- menti, torcia a pile o lampada frontale (controllate che le batterie siano cariche), carta e penna, radio e telefonino con carica batteria, medicine e pronto soccorso, stivali di gomma.
9) Poi pensate alla casa: spostate documenti, libri, oggetti di valore e mobili da cantine e piani terra ai piani alti, par- cheggiate le auto lontane da corsi d’acqua.
10) Ma soprattutto, rimanete vigili e attenti: molti incidenti capitano perché nelle giornate a rischio facciamo di tutto per continuare a vivere come nei giorni normali, invece bisogna concentrarsi, ascoltare i rumori sospetti, osservare cosa accade nei fiumi, prepararsi materialmente e psicologicamente a salvarsi con le proprie forze senza aspettare aiuti improbabili: per definizione, un’emergenza è qualcosa nella quale nulla funziona e nessuno potrebbe aiutarvi.
Consigli per autoproteggersi in caso di alluvione (siti italiani e internazionali): http://www.protezionecivile.gov.it/…/view_cosafare_idrogeol…http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_pub.wp… http://www.environment-agency.gov.uk/homeand…/…/default.aspxhttp://www.meteosvizzera.admin.ch/web/it/pericoli.htmlhttp://www.ready.gov/america/getakit/index.html
http://www.fema.gov/hazard/flood/fl_during.shtm
http://www.getprepared.gc.ca/prod/tp/tp200803-fra.aspxhttp://www.securitepublique.gouv.qc.ca/…/en-cas-inondation.…
Inoltre, informazioni in tempo reale su:
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